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Federer contro Williams: la battaglia dei fenomeni

Per la prima volta di fronte in doppio misto E Roger confessa: «Temevo il servizio di Serena»

Federer contro Williams: la battaglia dei fenomeni

Non poteva esserci un primo di gennaio migliore di quello appena trascorso. Un menu gustoso, appetitoso, da sogno: Roger Federer in campo contro Serena Williams. Quando si dice Capodanno sotto le stelle

La prima sfida dell'anno del Duemiladiciannove entra di diritto negli archivi dello sport della racchetta. Il suo Re e la sua Regina, per la primissima volta di fronte l'uno contro l'altro, in un incontro di doppio misto ribattezzato dagli addetti ai lavori come il doppio misto del secolo. Teatro dello scontro la Hopman Cup, manifestazione a inviti e a squadre di inizio stagione che si svolge a Perth, nella lontana Australia.

Per dovere di cronaca, a spuntarla è stato Roger Federer, in campo assieme alla connazionale Belinda Bencic, che ha battuto 4-2 4-3 Serena Williams e il collega statunitense Frances Tiafoe, il quale peraltro ha peccato di hybris quando con una volée ha colpito all'orecchio sinistro Sua Maestà Roger. «Ci siamo divertiti tanto, peccato sia già finita», è stato il commento a caldo della Williams, reduce dalla scioccante finale persa allo Us Open nella quale diede del ladro al giudice di sedia, ma ieri risollevata. «Siamo cresciuti assieme continua Serena, anni 37 e coetanea di Federer -, ma senza avere mai avuto occasione di farlo. Felicissima di questa prima volta». «Ero nervoso all'inizio svela a sorpresa il fuoriclasse di Basilea -, non sapevo come mi sarei dovuto preparare a ricevere il suo servizio potente, di cui tutti parlano. Per fortuna sul 3-3, punto decisivo e io in risposta, lei ha sbagliato, altrimenti».

Dunque, sorrisi, battute e pure l'immancabile selfie tra i due fuoriclasse del circuito maschile e femminile quarantatré Slam in coppia, 23 per la Williams, 20 King Roger ma anche sinceri complimenti. Così Serena ha reso omaggio allo svizzero: «Ho giocato con il più grande di tutti i tempi. Non è solo un giocatore fenomenale, ma un personaggio carismatico dentro e fuori dal campo. Anzi Roger, tu sei Superman: andare in tour con una sola bambina è già molto complicato, non riesco ad immaginare di dover gestire due coppie di gemelli. E poi, Roger, devo ammettere che il tuo servizio è micidiale ed è molto sottovalutato nel circuito». «Abbiamo entrambi le stesse qualità, allora», le fa eco Federer.

E c'è spazio pure per un momento di ilarità tra il pubblico, quando la Bencic si è fatta scappare nell'intervista questa frase: «mi sono fatta motivare da Roger in spogliatoio», salvo poi correggersi in «davanti allo spogliatoio». «Cerchiamo di essere molto molto chiari», l'ha presa sul ridere Federer.

Insomma, una serata magica, speciale, che rievoca, in tono nettamente minore, la Battaglia dei Sessi del 1973, quando una tennista donna, la fenomenale Billie Jean King, sconfisse un uomo, l'allora numero 1 del mondo Bobby Riggs. Altri tempi, altri ricordi. Questa volta è toccato a Roger e Serena, le due icone del tennis del ventunesimo secolo, già al fianco l'uno dell'altra in doppio a scopo benefico per la causa di Haiti, ma mai avversari come invece è accaduto ieri a Perth in una sorta di battaglia dei sessi 2.0. Da amici, colleghi e protagonisti di tante imprese.

Chapeau a entrambi.

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