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Fenomeno CR7 poker d'amore per il suo Real

Fenomeno CR7 poker d'amore per il suo  Real

di Tony DamascelliP rima di lui, a Madrid, soltanto Alfredo e Ferenc. Bastava il nome, come per Cristiano. Di Stefano e Puskas e oggi Ronaldo, quattro gol (al Malmoe) in una notte di coppa, non soltanto un record quello del portoghese che undici ne ha segnati in questo primo giro di Champions. Il fenomeno è tale perché qualcuno aspetta sempre che cada, che si riveli un bluff, che scivoli sul pallone. Niente, CR7 è una sigla, una firma, un modo di vivere e di giocare a football. Di certo non è il massimo della simpatia ma forse lo era Cruyff? Lo era Bobby Charlton? Lo era Zidane? Cristiano Ronaldo, il pistolero, ha appena rispedito nel mondo dei sogni gli sceicchi pronti a offrirgli un harem di soldi: «Resto a Madrid», ha detto e voglio credergli perché la Spagna, la capitale, sono per lui una specie di riscatto, come per qualunque lusitano che viene dalla terra triste. Cristiano Ronaldo non ha valore di mercato, se il gallese Bale è costato cento milioni allora per Cristiano ce ne vorrebbero cinque volte tanto.Ecco perchè nel 2011, come burla del primo di aprile, venne scritto che il Portogallo, nel senso di Stato, afflitto dai debiti, avrebbe venduto il suo campione alla Spagna così riequilibrando le finanze. Era uno scherzo ma oggi Cristiano è un bancomat che fa stare tranquillo Florentino Perez. La sfida con Messi è continua, ma c'è una differenza caratteriale tra i due mostri: Lionel Messi è un argentino poco caliente, vive alla grande ma stando ai margini del cosiddetto jet set dove invece usa gli abbaglianti Cristiano, divo pieno di donne, cantante e ballerino. Gli manca una grande nazionale, il Portogallo vive di nostalgia dai tempi di Eusebio, è stato vicecampione d'Europa mancando il titolo a casa propria, nel mondiale si è fermato prima di partire eppure dovunque tu vada, nei grandi club continentali, trovi sempre un portoghese, portato in circuito dalle arti mercantili di Jorge Mendes.Cristiano Ronaldo gioca a calcio vero da quattordici anni e in questo periodo ha segnato 377 gol tra club e nazionale, in Champions per il momento i gol sono soltanto 88. Per questo lo hanno insignito anche del titolo di Grand'ufficiale dell'ordine dell'Infante Dom Henrique, conferito a chi diffonda il valore della patria portoghese e della sua cultura nel mondo.

Totale: Cristiano può anche sbagliare un gol, urlare come Tarzan, impomatarsi i neri capelli, tanto ha molto per vivere e giocare bene.

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