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Fill e Goggia, secondi agli opposti

Peter torna leader: «Spero di resistere». Sofia beffata dalla Gut per 5/100: «Ci contavo»

Maria Rosa Quario

25 8 5 3 1. Da Cortina a Garmisch, questi i numeri del sabato italiano in coppa del mondo. I podi totali azzurri sono 25, Sofia Goggia centra l'8° personale e perde la vittoria per 5 centesimi, Peter Fill sale a quota 3 in stagione e torna al 1° posto della classifica di discesa. Dopo i brividi di venerdì, con cadute a raffica e ben tre atleti da medaglia ko a una settimana dal mondiale, la discesa di Garmisch è stata una gara quasi normale: con una prova in più nelle gambe e dopo la limatura del salto pericoloso, ieri non si sono visti grandi errori. L'austriaco Hannes Reichelt, perfetto con il numero 1, per oltre un'ora è stato in fiduciosa attesa di una vittoria che gli mancava da quasi due anni. Peter Fill è stato bravo, ma non perfetto come lui purtroppo, e dopo essere passato al comando al terzo intertempo ha perso qualcosa nel tratto centrale finendogli alle spalle per soli 16/100, un nulla dopo quasi due minuti di gara. La discesa di Garmisch non sarà spettacolare come quelle di Wengen o Kitzbühel, ma fra curve, dossi, salti e altissima velocità media (sempre oltre i 100 all'ora) non concede un attimo di tregua.

Dopo il terzo posto di venerdì Fill si era rallegrato soprattutto di essere arrivato al traguardo sano e la sua reazione è stata quindi da grande campione. Chi fa discesa d'altronde non può andare in pista con la paura di farsi male, ogni pensiero negativo deve essere eliminato quando si arriva davanti al cancelletto. Per domare la Kandahar serviva avere una sensibilità speciale, quella che di certo non manca a Fill, famoso per la sciata morbida e poco appariscente. «Oggi ho dimostrato cosa vale la mia tecnica, sono contento di aver ripreso il pettorale rosso, anche se quest'anno chi lo indossa non ha mai molta fortuna (infatti ha cambiato proprietario già quattro volte, ndr). Sarei però più contento di indossarlo a metà marzo, dopo le prossime tre gare!». Peter arriva in ogni caso al Mondiale molto carico, a St. Moritz sarà fra i favoriti, «ma i risultati fatti finora purtroppo non sono garanzia di medaglia, in ogni gara si riparte tutti da zero». Lo sa bene Dominik Paris, ieri quarto dopo il deludente decimo posto di venerdì, che con Fill, Jansrud e Reichelt si giocherà la coppa di discesa. Ma anche per lui ora è tempo di pensare ai mondiali, oggi a Garmisch si correrà in gigante e i favoriti sono altri.

Discorso diverso per Sofia Goggia, che un minuto dopo aver tagliato il traguardo della discesa chiusa al secondo posto pensava già a come andare ancora più forte nella prossima gara, il superG di oggi, altra possibilità di vincere su una pista che, almeno ieri, è sembrata perfetta per la sua sciata d'attacco. Sull'Olimpia delle Tofane, Sofia è stata straordinaria e un po' sfortunata per quei cinque centesimi che le hanno negato la prima vittoria. Ma Lara Gut è stata ancora più brava di lei, soprattutto nel tratto finale, visto che a 20 dal traguardo era dietro a Sofia, rimasta piuttosto male nel vedere la luce verde accendersi per la svizzera. «Ho fatto una gara bellissima, una gara alla Goggia, tutta all'attacco e c'è un po' di rammarico, sì, per un po' mi sono illusa di avercela fatta, ma non mi stresso per la vittoria che non arriva e ci riprovo in superG». SuperG in cui Lindsey Voinn cercherà di riscattarsi dopo la caduta di ieri, fotocopia di quella di venerdì in prova: quella curva non le è proprio andata giù. Sembra incredibile, ma anche una come lei, 77 vittorie in coppa di cui 11 a Cortina, può avere debolezze.

Oggi: Gigante uomini a Garmisch (ore 10.15-13.15) e superG donne a Cortina (ore 11.30).

Diretta TV Raisport1 ed Eurosport2.

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