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Focolaio azzurro, De Rossi in ospedale

L'ex Roma, ora assistente di Mancini, allo Spallanzani per una polmonite

Focolaio azzurro, De Rossi in ospedale

È stato uno dei primi casi del focolaio di Covid in Nazionale, partito in ordine di tempo da un dipendente federale subito dopo la gara di Parma del 25 marzo scorso e arrivato a quota 14 tra staff tecnico e calciatori. Ma per Daniele De Rossi, alla prima uscita in azzurro come collaboratore del ct Mancini, è stato necessario - seppure a scopo solo precauzionale - da giovedì il ricovero all'ospedale Spallanzani di Roma dopo una visita di controllo. La causa sarebbe una polmonite, provocata dal virus, e l'ex centrocampista giallorosso è tenuto sotto osservazione in una stanza dell'ospedale per malattie infettive. Le sue condizioni generali sono discrete e non destano preoccupazioni, potrebbe restare allo Spallanzani per almeno una settimana, anche se la degenza potrebbe essere più breve visto che la sua situazione verrà valutata giorno per giorno.

La nuova esperienza professionale di De Rossi è iniziata così in maniera sfortunata, colpa di un virus finito fuori dal controllo del pur severissimo protocollo applicato nel gruppo della Nazionale. De Rossi era risultato positivo mercoledì 31 marzo a Vilnius poche ore prima della gara dell'Italia con la Lituania insieme ad altri componenti lo staff di Mancini, falcidiato dal virus tranne Alberico Evani, che si era regolarmente accomodato in panchina con il ct, ed era rimasto con loro isolato in un minivan. Il ritorno in Italia era avvenuto con un'aeroambulanza solo il giorno dopo quello della squadra. Mancini era risultato positivo a novembre in occasione delle gare finali del girone di Nations League fu sostituito proprio da Evani.

Il caso di De Rossi è il più eclatante del focolaio azzurro: dopo la settimana delle tre gare della Nazionali, ben sette calciatori sono risultati positivi: Bernardeschi, Bonucci, Cragno, Florenzi, Grifo, Pessina e Verratti.

Per quest'ultimo, si tratta del secondo contagio dopo quello di gennaio. Ma il contagio in Nazionale avrebbe riguardato anche il portiere Sirigu, anche se il Torino non ha mai confermato. L'indizio arriva però dal mancato utilizzo del calciatore stasera a Udine.

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