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Da Foden a Hagi jr, le stelline d'Europa

La Francia lancia Thuram, altro figlio d'arte. Waldschmidt bomber a buon prezzo

Giorgio Coluccia

La tradizione non mente, l'Europeo Under 21 cova i campioni di domani. Ma occhio a pescare la carta giusta. Tra i migliori giocatori delle passate edizioni ci sono i nomi di Andrea Pirlo, Luis Figo, Petr Cech e Fabio Cannavaro. Invece due anni fa in Polonia si dichiarò al mondo lo spagnolo Dani Ceballos, classe 96, vicecampione con le Furie Rosse e poi acquistato dal Real Madrid. Con i blancos però ha trovato poco spazio, eppure nel torneo in corso sta brillando ancora, sta trascinando la selezione di Luis de la Fuente in semifinale, tanto che il Milan ha già drizzato le antenne: con la palla tra i piedi gli riesce tutto, abbina eleganza e rapidità nello stretto, può giocare in mezzo al campo o da trequartista. La sua quotazione è vicina ai 50 milioni di euro, i rossoneri proporranno un prestito biennale, a cui far seguire un riscatto con pagamento dilazionato per evitare altre grane con il Fair Play finanziario. Gli spagnoli hanno messo in vetrina anche Fabian Ruiz del Napoli e Pablo Fornals, due gol all'attivo all'Europeo, che per quasi 30 milioni di euro il West Ham si è già portato a casa prima del torneo.

Così come la Francia ha lasciato a casa Mbappé, la Germania non può disporre di Sané, Werner e Brandt, ma i tedeschi si stanno rifacendo con i gol (4 fin qui) di Gian-Luca Waldschmidt, capocannoniere della manifestazione, punta moderna che può svariare su tutto il fronte d'attacco. Ed è anche più alla portata, visto che per 15 milioni di euro il Friburgo potrebbe lasciarlo andare. Tra i campioni in carica sono affermati da tempo Dahoud e Tah, anche se affascina la storia del portiere Alexander Nubel, più volte accostato a Neuer, perchè gioca nello Schalke ed è abile con i piedi fuori dall'area. Già dai tempi del Paderborn hanno iniziato a chiamarlo Manuel, ora il cerchio della storia si chiude con un finale già noto, visto che il Bayern ha sondato il terreno per lui da molto tempo.

Chi nell'ultima stagione ha giocato in Germania è Luka Jovic, attaccante serbo che un prezzo vero ce l'ha già. Il Real Madrid ha pagato 60 milioni all'Eintracht Francoforte, nell'ultima stagione ha siglato qualcosa come 30 reti, ma nemmeno lui ha potuto evitare il naufragio della Serbia, eliminata dopo le prime due uscite. Niente semifinale nemmeno per un altro che porta ben impresse le stimmate del campione come Phil Foden, pupillo di Guardiola e già campione con il Manchester City. L'inglese contro la Francia ha sfornato un gran gol, più volte ha messo in mostra tutta la sua classe e ha già assicurate le chiavi del centrocampo dei Citizens per i prossimi anni. Si parla di lui già da tempo, con l'Under 17 portò sua Maestà sul tetto del mondo siglando due reti in finale contro la Spagna.

Se la tradizione non mente, nemmeno il dna dovrebbe. La Romania schiera Ianis Hagi, figlio di Gheorghe, e la Francia ha dato una maglia da titolare a un altro Thuram, Marcus, figlio di Lilian, che però gioca in attacco assieme a un altro talento transalpino come Moussa Dembélé.

Le aspettative sono alte, la speranza dei futuri campioni è che se ne parli ancora a lungo.

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