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La Formula Robin Hood rischia di diventare da circo

Togliere ai team ricchi per dare a quelli «poveri». Il pericolo è snaturare la F1 a livello tecnico per lo show

di Umberto Zapelloni

Più che un dolcetto sono sembrate uno scherzetto. La F1 ha scelto la notte di Halloween per svelare le regole che dovrebbero dipingere un futuro più incerto, combattuto, divertente. Lo ha fatto dal Texas dopo aver dato spettacolo a Hollywood Boulevard. Perché dobbiamo tenerlo presente: la F1 nata nella vecchia Europa oggi è di proprietà di Liberty, Media Company a Stelle e Strisce. Intervenire era inevitabile anche se il campionato che oggi premierà Hamilton per la sesta volta, quest'anno non è stato noioso, anzi ha regalato gare combattute e divertenti. È dal 17 marzo 2013, giorno della vittoria di Raikkonen con la Lotus in Australia che vincono solo Mercedes, Ferrari e Red Bull; è dal Gp d'Australia 2016 che fra i primi tre finiscono solo piloti di quei tre team con 6 eccezioni in 240 podi. Era necessario rimescolare le carte. Su questo tutti sono stati d'accordo ed è proprio per questo che la Ferrari, pur non approvando in toto le nuove regole, non ha esercitato il diritto di veto che solo lei ha a disposizione. «Le nuove regole del 2021 non le consideriamo un punto di arrivo, ma di partenza, perché ci sarà da lavorarci. Da uno a dieci sono contento sette. Era necessario pensare a un cambiamento e per questo non ci siamo opposti», ha spiegato Binotto. La Ferrari avrebbe puntato i piedi solo in caso di ulteriore rinvio. Avendo rispettato la scadenza di fine ottobre, la Scuderia è certa di avere il tempo per studiare le regole e proporre eventuali modifiche. A Maranello sono contenti perché non ci sono stati blocchi sullo sviluppo del motore come si sussurrava. E lì si potrebbe lavorare per fare la differenza anche perché il budget cap imposto (175 milioni di dollari) pare aggirabile dai top team visto che non comprende le spese per piloti, per i tre stipendi più alti, per il marketing. Oltretutto il tetto al budget scatterà dal 2021 e quindi l'anno prossimo aspettiamoci extra investimenti.

Le nuove regole proporranno monoposto più corte, più pesanti (da 743 a 768 chili), più lente (di almeno 35 a giro) ma con effetto suolo e la possibilità di poter stare più vicini alle auto davanti e quindi avere più duelli ruota a ruota. La paura è che si vada verso una F1 con auto che cambieranno soltanto nei colori (nel tondo l'esempio diffuso da Liberty), una F1 all'americana molto simile alla Indy o al campionato di Formula E. Brawn e Tombazys, gli uomini che anno studiato per Liberty le modifiche, assicurano che i team avranno ancora molte aree di intervento. È quello che Ferrari, ma anche Mercedes e Red Bull vogliono verificare. Sono i tre top team ad avere qualche dubbio, non gli altri. D'altra parte sembrano regole Robin Hood Style. Togliamo ai ricchi per dare ai poveri. Basta non snaturare la F1 che deve restare una palestra per sperimentare il futuro delle auto e non trasformarsi in un circo.

Con tutto il rispetto per i clown.

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