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Il derby inizia con selfie e sfottò e finisce a insulti e curve chiuse

Per la Roma, Sud vuota il 20 e il 31 con l'Empoli. Per la Lazio, la Nord col Napoli. Pallotta: "Frasi sciocche, a Lotito spiegherò i nostri conti come fosse un bambino"

Il derby inizia con selfie e sfottò e finisce a insulti e curve chiuse

RomaDal selfie di Francesco Totti alla chiusura delle curve. In mezzo al derby infinito di Roma sfottò, tweet, repliche e controrepliche in un duello diventato da agonistico a dialettico. L'effetto stracittadina non si è concluso con il triplice fischio di Orsato che aveva sancito il pari e patta tra giallorossi e biancocelesti al termine di una delle più belle sfide capitoline degli ultimi anni.

Il primo strascico era stato il match giocato fuori dal campo dai violenti del pallone: l'assalto di gruppi di tifosi agli agenti a Ponte Milvio, a due passi dall'Olimpico, e la scoperta di un ordigno con potenzialità letale e bottiglie molotov nell'autovettura di un tifoso romanista frequentatore della curva Sud. «Erano criminali che volevano la guerra», così il capo della Digos romana Parente. Da qui il giro di vite del Viminale, in base alle nuove norme.

Già il 22 novembre a pagare era stata l'Atalanta, costretta per tre mesi a non avere tifosi al seguito e per tre partite in casa a vedere sulle tribune solo i possessori della tessera del tifoso. Ecco che per Roma e Lazio è stata applicata la stessa pena: curva Sud chiusa per il club giallorosso nelle partite interne con l'Empoli (il 20 di Coppa Italia, il 31 di campionato), curva Nord sbarrata per la società biancoceleste in occasione di Lazio-Napoli di domenica prossima che si unisce al divieto di trasferta per i tifosi partenopei. Ok solo per i «tesserati», che non sono certo la stragrande maggioranza degli ultras di Roma e Lazio e delle altre squadre di A.

Nel frattempo il duello a suon di gol e magie era già passato sul piano dialettico. Ad avviare i tempi supplementari lunedì il patron della Lazio Lotito: «Lo scudetto andrà alla Juve, ci scommetto la mia presidenza. Il selfie di Totti è stato inopportuno, cosa capiterà se altri vorranno fare come lui?». Replica romanista via twitter del collega Pallotta: «Avrei quasi preferito un suo selfie con la sua faccia sul gol». Ancora più pungente la seconda del direttore generale della Roma Baldissoni: «Se scommetterei sullo scudetto giallorosso? No, no, alla Lazio sono esperti di scommesse... noi non ce ne intendiamo. C'è il rischio che se Lotito si gioca la presidenza, anche i tifosi della Lazio faranno il tifo per la Roma». «Baldissoni ha detto che siamo esperti nel campo delle scommesse? Si dedichi a tenere in ordine i conti della propria società - la controreplica finale di Lotito, che ha spostato il mirino sulla situazione finanziaria dei cugini -. Se vuole, può venire a Formello così gli facciamo vedere le scommesse vinte ai fini del risanamento e dell'efficienza della Lazio». «Da Lotito frasi sciocche, i nostri conti sono ok», ribatte ancora Pallotta. «La prossima volta che vengo a Roma glielo spiegherò come a un bambino, parlando lentamente». E Lotito in un derby veramente stucchevole e infinito: «Si ricordi che nel 2014 ha perso più di 38 milioni...».

Il duello vivrà altre puntate, difficile pensare a un derby di ritorno giocato alla penultima giornata senza polemiche, specie se Roma e Lazio inseguiranno ancora i loro obiettivi stagionali. «Ho trovato il gesto di Totti uno spot per il pallone e ha dato spazio a quel sano sfottò che è il sale del calcio», la chiosa del presidente del Coni Malagò.

Che di sicuro non abbasserà i toni all'interno del raccordo anulare.

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