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Frode fiscale, Cr7 litiga con il giudice: "Qui perché mi chiamo Ronaldo"

Il campione portoghese ha un battibecco con la giudice del processo in cui è accusato di frode fiscale. Ma viene rassicurato: "Lei indagato come tanti altri"

Frode fiscale, Cr7 litiga con il giudice: "Qui perché mi chiamo Ronaldo"

"Se non mi chiamassi Cristiano Ronaldo non sarei qui". Iniziano a filtrare sulla stampa spagnola alcune delle frasi pronunciate da Cristiano Ronaldo davanti ai giudici del Tribunale di Pozuelo de Alarcon, alla periferia di Madrid, dove oggi ha deposto come testimone nel caso di evasione fiscale che lo vede protagonista. CR7 è accusato di evasione fiscale per circa 14.7 milioni di euro e rischia fino a 7 anni di carcere. Poteva patteggiare ma non lo ha fatto, preferendo il muro contro muro per uscire "pulito" dall'indagine a suo carico.

L'interrogatorio - come riferisce il quotidiano Marca - è durato circa 90 minuti (come una partita), con il giocatore che ha provato a spiegare la gestione dei suoi conti correnti. Nel corso della deposizione, il giudice in diverse occasioni avrebbe chiesto l'intervento di un interprete di fronte ad un Ronaldo che non riusciva ad esprimersi con chiarezza.

Ma sempre secondo quanto filtra, CR7 avrebbe replicato in modo stizzito: "No, parlo io. Se non mi fossi chiamato così, oggi non sarei seduto qui". Una frase che non è piaciuta alla giudice Monica Gomez Ferrer, la cui risposta non si è fatta attendere: "Tante altre persone come lei si sono sedute al suo posto, stia tranquillo".

Durante l'interrogatorio, Ronaldo ha chiarito la sua posizione per respingere le accuse di avere costruito una struttura speciale per la gestione dei suoi diritti di immagine al fine di evadere le tasse: la Procura gli contesta di avere nascosto al fisco circa 14,7 milioni di euro.

Nel successivo comunicato alla stampa, Ronaldo ha aggiunto: "L'agenzia delle entrate spagnola conosce nel dettaglio tutte le mie entrate, dal momento che abbiamo consegnato tutto". Inoltre, il 4 volte Pallone d'Oro ha spiegato di "credere nella giustizia; spero che ci sarà una decisione giusta" e "Non ho mai voluto frodare il fisco".

Dopo lo sfogo iniziale, Ronaldo ha deciso di andare incontro alle richieste della Procura attraverso un gesto di distensione. In pratica, si è impegnato a depositare momentaneamente la cifra richiesta dai giudici (14,7 milioni di euro) in attesa che si faccia luce sulla vicenda.

Secondo le testate spagnole, i soldi saranno versati in modo preventivo prima della sentenza.

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