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Froome vince una Vuelta in sala operatoria

di Pier Augusto Stagi

V ince anche in terapia intensiva, e non è un modo di dire. Ha perso il Tour ma forse si trova con una Vuelta in più. Chris Froome torna ad essere protagonista suo malgrado: anche da un letto di ospedale, dopo lo spaventoso incidente dell'altro ieri sulle strade del Delfinato, dove si preparava a correre la cronometro proprio in prospettiva Tour.

Inseguiva il quinto successo alla Grande Boucle, e ora rischia di trovarsi una Vuelta in più. In ventiquattro ore Chris Froome si trova a vivere e a stabilire forse un record difficilmente eguagliabile. Dal Delfinato ne esce letteralmente con le ossa rotte: frattura di bacino, femore e gomito. Ma nella camera di un ospedale il corridore britannico è raggiunto dalla notizia che potrebbe vincere a tavolino la Vuelta 2011 per questioni di doping che hanno colpito retroattivamente lo spagnolo Juan José Cobo, primo proprio davanti al corridore britannico otto anni fa.

La decisione potrà adesso essere impugnata dinanzi alla Corte Arbitrale dello Sport ai sensi dell'articolo 30.2 delle Regole procedurali del Tribunale antidoping dell'Uci e dell'articolo 74 dello Statuto dell'Uci, entro un mese a partire da oggi. Se anche l'appello dovesse confermare il provvedimento dell'Uci (tre anni di squalifica), la logica conseguenza sarebbe quella che a Cobo sarebbe tolta la vittoria della Vuelta dell'11.

E con questo successo, Froome strapperebbe a Wiggins il record di essere stato il primo britannico della storia a conquistare un grande giro.

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