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Frosinone in festa, scusate il ritardo

I laziali battono il Palermo: dopo due anni e tante beffe tornano in A

Frosinone in festa, scusate il ritardo

Vanni Zagnoli

E' la serie A del Frosinone, la seconda, non la decima del Palermo. Quel destro di Raffaele Maiello al 6' del secondo tempo fa esultare un popolo, la Ciociaria, la terza forza del calcio laziale, dopo l'antipasto di due anni fa.

Il Frosinone non viene beffato negli ultimi minuti, come tre volte in un anno solare: doveva vincere e costruisce abbastanza, una palla gol con Ciano, attacca, certo, ma i siciliani sono oculati. I giallazzurri erano rimasti a lungo fra le prime due la scorsa stagione, con Pasquale Marino, finirono ai playoff, persero la semifinale allo stadio Matusa contro il Carpi, 11 contro 9, a 3' dalla fine. Un mese fa bastava battessero il Foggia, allo Stirpe, 0-1, 2-1 a metà ripresa e pari subito in contropiede a un minuto dalla fine. All'andata al Barbera segnano subito con Camillo Ciano, subiscono il pari di La Mantia all'intervallo e incassano l'autorete di Terranova nel finale.

Quel 2-1 sembrava determinare lo 0-0 di ieri. Invece Moreno Longo è stato premiato dalle idee, è solo alla seconda stagione da allenatore in campo professionistico, bravo e carismatico. Il tempo scorre, i frusinati accumulano ammonizioni, fanno girare palla ma senza capitan Ciofani hanno solo un bel collettivo. I siciliani hanno il torto di non pungere abbastanza, sullo 0-0, l'1-0 moltiplica le energie del Frosinone.

Al quarto d'ora La Penna fischia punizione su Coronado, al limite, poi rigore, poi di nuovo punizione, intervento da Var, anche se non c'è. Ma di fatto è sbagliato perchè il piede era sulla linea e dunque era rigore. Espulsi il team manager laziale e Dadidowicz. Il resto è festa, il Frosinone stavolta ha nervi saldissimi, mica come nella volata con il Parma. Brutto il gesto di palloni lanciati in campo dalla panchina ciociara, nel recupero. Finchè arriva il contropiede di Ciano, 2-0 e partita finita in anticipo, di secondi.

Roberto Stellone in panchina non ha compiuto miracoli, sicuramente sarà confermato da Zamparini, fu l'uomo della seconda promozione ciociara in B, della storica A e anche di un massimo campionato dignitoso, con retrocessione solo a una giornata dalla fine. A Palermo tornano dubbi e tormenti.

In serie B risale il Cosenza, dopo 16 anni e 4 fallimenti: 3-1 al Siena.

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