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Garcia in stile Conte "Olimpico fatti sentire"

"Il nostro pubblico ci deve spingere Destro? Bravo, ma voleva giocare..."

Garcia in stile Conte "Olimpico fatti sentire"

Mai in stagione la Juventus aveva avuto sette punti di vantaggio sulla seconda in classifica: passato il giro di boa del campionato, c'è insomma da temere che la Signora Omicidi abbia ingranato la marcia giusta e che alla concorrenza non restino che le briciole. Anche perché la Roma, impegnata oggi contro l'Empoli, non fa altro che balbettare (tre pareggi di fila, cinque nelle ultime sette gare) e a lanciare proclami cui finora non è seguita altrettanta concretezza: «Sette punti di margine non sono ancora nulla - ha avvertito ieri Pirlo, parlando a JTV -. La Roma ci darà filo da torcere. Dobbiamo continuare a vincere, cominciando da Udine». Dove la Juve - che ieri ha ricevuto l'ennesima visita di Raiola, con possibile argomento Mkhitaryan o Kasami - sarà di scena domani.

«Siamo in corsa in tre competizioni, non c'è altro da dire - è invece il punto di vista di Garcia -. I numeri parlano chiaro. È vero che pareggiamo troppo e dobbiamo essere più continui, ma non dobbiamo avere la memoria corta». Il che però significa anche ricordare che contro l'Empoli («la squadra tatticamente più organizzata del campionato») i vice campioni d'Italia hanno già sofferto due volte su due: in coppa Italia i toscani sono stati eliminati solo ai supplementari grazie a un rigore (molto) sospetto, mentre nel match di andata di campionato decise un'autorete di Sepe. «Dobbiamo pensare solo a noi stessi e guardare avanti, perché questo è l'atteggiamento giusto. Destro? Non cambio idea: Mattia è un calciatore di talento e un uomo di qualità, ma voleva giocare di più. Entro martedì arriverà un sostituto, un attaccante centrale»: probabilmente Doumbia, 28enne ivoriano del Cska, giocatore solido e magari meno pretenzioso del capriccioso neo milanista. Un arrivo che potrebbe addolcire anche la perdita di Strootman, il cui infortunio è ben più grave del previsto: la revisione artroscopica a cui si è sottoposto ad Amsterdam ha infatti evidenziato una lesione cartilaginea che ha richiesto un trattamento chirurgico. L'olandese dunque è passato dall'ottimismo espresso prima di entrare in sala operatoria («non è niente di grave, dovrò stare a riposo per un paio di settimane») al morale a terra: «Devo prendermi un periodo di riposo più lungo del previsto e sono estremamente deluso». E infatti c'è il rischio di un lungo stop.

Garcia comunque torna anche sul caso Destro: «Finché un giocatore è della Roma, io lo difendo. Mi avrebbe fatto piacere vedere più sostegno per Mattia, non parlo della società o dei giocatori. Se si guardano i numeri, l'anno scorso lui ha fatto una seconda parte fantastica...». E' quasi una chiamata alle armi, quella del tecnico francese. Un po' in stile Conte, ecco: «Dobbiamo sfruttare il fattore campo. Quando la squadra fa fatica, abbiamo bisogno dei nostri sostenitori. Saremo più forti, se saremo in dodici». Antonio da Lecce voleva che lo Stadium fosse «una bolgia e non un teatro» e, insomma, il concetto è lo stesso.

Anche perché la Roma non vince in casa dal 30 novembre (4-2 all'Inter) e all'Olimpico ha poi pareggiato contro Sassuolo, Milan e Lazio: ci vuole altro, per rimontare la Signora.

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