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Giochi tristi, veto al pubblico straniero

Questo l'orientamento del governo giapponese. E torcia a porte chiuse

Giochi tristi, veto al pubblico straniero

Olimpiadi da libertà vigilata? Mentre oggi Thomas Bach, candidato unico, viene rieletto al vertice del Cio, a Tokyo sono state e saranno ore convulse in fatto di decisioni sui Giochi estivi nel Paese del Sol Levante. Secondo quanto anticipato dall'agenzia Kyodo, il Governo nipponico avrebbe deciso l'esclusione degli spettatori stranieri per la rassegna a Cinque Cerchi. I crismi dell'ufficialità non ci sono, ma sembra che in occasione della riunione tra il Cio e il Comitato organizzatore locale di fine mese si porrà il veto. «Saremmo felici di avere tutte le persone del mondo ma, a meno che la situazione medica in Giappone non sia perfetta e la pandemia totalmente sotto controllo, questo potrebbe causare non pochi problemi», le parole di Seiko Hashimoto, presidente del Comitato locale. Nonostante la chiusura delle frontiere, si è registrato un picco con 2.500 casi giornalieri in media nella capitale giapponese da inizio 2021. Non a caso, infatti, l'asset governativo nipponico ha disposto il prolungamento fino al 21 marzo dello stato di emergenza di quattro prefetture (Tokyo, Kanagawa, Saitama e Chiba).

È chiaro che l'assenza del pubblico proveniente dall'estero avrà delle ripercussioni economiche non trascurabili. Stando ad alcune stime, il posticipo delle Olimpiadi è costato agli organizzatori almeno 1.640 miliardi di yen, pari a 12.7 miliardi di euro, e il target era quello di ricavare dalla vendita dei tickets 90 miliardi di yen. Il Coronavirus detta le regole dei Giochi a quanto pare e anche il via della staffetta della torcia olimpica prevista il 25 marzo a Fukushima si lega al discorso.

Stando ad alcune indiscrezioni, tutto si svolgerà a porte chiuse e l'evento avrà come location principale il centro sportivo J-Village (nel 2011 punto di riferimento della gestione della crisi dovuta allo tsunami e al disastro nucleare della centrale di Fukushima).

L'idea originaria prevedeva la presenza di 3.000 spettatori. I dettagli della manifestazione sono quindi in discussione in un contesto pandemico nel quale la campagna vaccinale ha preso il via in Giappone il 17 febbraio e si sta dando priorità al personale sanitario.

Le indicazioni sono quelle di non fornire corsie preferenziali agli atleti anche se da parte del Cio un consiglio di procedere ai Comitati nazionali c'è.

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