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Giorgio e Mauro le due facce del Black friday di Juve e Inter

Giorgio e Mauro le due facce del  Black friday di Juve e Inter

B lack friday. Crudele per la Juventus, velenoso per l'Inter. Saltano i legamenti di Chiellini, è un colpo bastardo al capitano, al difensore più forte, al simbolo della Juventus di ieri e di oggi, è la rovina di qualunque piano, anche diabolico, con il mercato che ossessiona chiunque. Cinque mesi fuori, significa che Chiellini rinuncia al torneo europeo, niente Champions league e niente campionato fino a primavera, il suo fisico è logorato da mille battaglie e la Juventus paga un prezzo altissimo per questo infortunio che arriva alla vigilia della partita già delicata contro il Napoli. Tocca a Rugani, dato per partente, tocca a De Ligt che avrebbe bisogno di ulteriore rodaggio e apprendimento di lezioni italiane, tocca a Sarri tenere in piedi il gruppo che perde un elemento cardine, per motivi soprattutto caratteriali. In contemporanea la bomba Icardi esplode in faccia ai cinesi dell'Inter. Era prevedibile e non previsto, l'ottimismo di Marotta va a sbattere contro la perfidia dell'argentino e della sua consorte procuratrice. È una storia amara e volgare, una vicenda che non porta bene a nessuna delle parti, di certo non al club che si è intossicato non intuendo che il veleno sarebbe arrivato al collo, non fa bene allo stesso Icardi che vede macchiare la propria fede nerazzurra da questa guerra di carte bollate e di tribunali. Il calcio vive storie acide, il contenzioso tra l'ex capitano e la società aveva trovato avvocati difensori dell'argentino, fra questi il più illustre è stato dal primo minuto Massimo Moratti che ha sempre definito la vicenda come stupida e gestita in modo superficiale, aggiungendo che, a suo parere, Icardi è molto più forte di Lukaku. Moratti appartiene al passato, dicono i cronisti da Wikipedia, non sapendo quale peso abbiano ancora i pensieri e le parole dell'ex presidente. La partita è aperta ma non avrà un vincitore.

Soltanto perdenti, sconfitti.

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