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È il giorno di Sarri: oggi si libererà dal Chelsea

Dopo quasi un mese dal divorzio con Allegri, la Juve risolve il problema del successore

È il giorno di Sarri: oggi si libererà dal Chelsea

«La» settimana. Non potrà che essere così. Quella che comincia oggi sarà decisiva per tanti. Perché altrimenti si andrà incontro a dubbi, incertezze, polemiche e chi più ne ha più ne metta. Prendiamo la Juventus, tanto per cominciare: dal 17 maggio, ovvero dal giorno in cui è stato comunicato che Allegri non sarebbe più stato il capo della truppa, sono passate tre settimane abbondanti durante le quali si sono succedute le voci più disparate. Adesso, semplicemente, basta: Sarri è dietro l'angolo e oggi dovrebbe essere liberato dal Chelsea, pilotato fino alla conquista dell'Europa League e tra poco salutato perché «la nostalgia dell'Italia si fa sentire». Lo aspetta un triennale da 6-7 milioni a stagione, la pace da fare obbligatoriamente con quello che sarà il suo nuovo pubblico (l'ex presidente Cobolli Gigli se ne farà una ragione, dopo avere dichiarato che «l'avvocato Agnelli non lo avrebbe mai preso, non ha stile») e, finalmente, la possibilità di vincere davvero qualcosa in Italia. Sorprese, a questo punto, non dovrebbero essercene: Inzaghi ha rinnovato con la Lazio, Mihajlovic con il Bologna, Klopp resta a Liverpool e Pochettino dovrebbe fare altrettanto al Tottenham. Certo da qualche parte resiste ancora il fantasma di Guardiola, grazie al quale il titolo bianconero ha fatto su e giù enne volte in Borsa: qualcuno ci avrà anche guadagnato fior di soldi, ma viene davvero complicato immaginare oggi il catalano in bianconero. Se poi così sarà, applausi a chi avrà gestito il tutto e bluff sarriano riuscito alla perfezione.

Non solo Sarri, comunque. Perché anche la Roma e il Milan aspettano solo di ufficializzare le rispettive guide: nella capitale sbarcherà il portoghese Paulo Fonseca detto Zorro', mentre sotto il Duomo toccherà a Giampaolo che oggi riceverà il via libera dalla Samp (pronto Pioli). A Fonseca, che con gli ucraini dello Shakhtar ha vinto tre double di fila, sarà offerto un biennale con opzione per una terza stagione: sarà una scommessa, inutile negarlo. Più normale' invece la scelta rossonera: Giampaolo è da anni tra i migliori tecnici d'Italia, ha già rischiato' di allenare la Juve e dalla Samp ha tirato fuori il meglio, Maldini, ormai certo direttore tecnico, deve anche chiudere per il ds: le alternative sono Massara (ex Roma), Osti (Samp) e Sartori (Atalanta).

Dopo di che, toccherà ai giocatori. La Juve sogna Pogba o, in alternativa, Milinkovic-Savic: a sinistra piace Emerson Palmieri, ma l'operazione pare difficile. Da sbrogliare poi la grana Dybala, poco convinto di andare all'Inter. La quale ha ovviamente necessità di liberarsi di Icardi entro fine mese: più che in bianconero, lo si può immaginare in giallorosso (dove potrebbe andare Veretout) o a Napoli. Dove Ancelotti ha chiesto il granata Baselli, con possibile contestuale trasloco di Verdi a Torino.

Il Milan rischia invece di perdere Suso, per il quale l'Atletico Madrid pare pronto a pagare la clausola rescissoria di 40 milioni: siccome a bilancio lo spagnolo pesa zero, si tratterebbe comunque di plusvalenza più che utile.

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