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Il Giro perde i pezzi, ma trova un super Roglic

Bernal e Valverde devono rinunciare. Lo sloveno vince il Romandia e spaventa Nibali

Il Giro perde i pezzi, ma trova un super Roglic

È solo una questione di giorni, pochi per la verità, solo cinque e il Giro d'Italia rinnoverà il proprio racconto. S'incomincia sabato, con la cronoscalata di San Luca a Bologna e poi per tre settimane il Belpaese sarà attraversato da biciclette di ogni ordine e tipo, visto che anche quest'anno, e più dell'anno scorso, ci sarà una corsa non competitiva e parallela riservata alle bici elettriche.

È il Giro d'Italia. Non solo una corsa di ciclismo, ma un evento popolare che quest'anno taglia il traguardo delle 102 edizioni. Come ebbe a scrivere un maestro di giornalismo come Indro Montanelli, che la corsa rosa ricorderà domenica prossima arrivando da Bologna nella sua Fucecchio per celebrare i 110 anni dalla nascita, il Giro ha davvero uno strano potere: trasformare in domenica ogni giorno della settimana.

È una festa, anche se non potranno festeggiare il campione del mondo Alejandro Valverde e il talento colombiano Egan Bernal: per l'iridato una condizione non all'altezza, per il 22enne colombiano del team Ineos (ex Sky) una frattura alla clavicola rimediata l'altro ieri.

L'Italia del pedale spera nel sempiterno Vincenzo Nibali che, alla faccia delle sue 34 primavere, insegue come un bimbo al parco giochi un fantastico tris rosa. Con lui anche Davide Formolo, 26enne veneto della Bora, che dopo aver ottenuto un fantastico secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi, ha più di un motivo di poter ambire, finalmente, a qualcosa d'importante anche in un grande giro. Poi c'è il «terzo uomo», non per la classifica, ma per le vittorie di giornata: Elia Viviani, sprinter di caratura mondiale, che riparte dai 4 successi (più maglia ciclamino) ottenuti lo scorso anno.

Dopo aver parlato degli assenti (Valverde e Bernal), ecco chi invece cercherà di rompere le uova nel paniere ai nostri. In cima alla lista c'è lo sloveno del Team Lotto Primz Roglic, che ieri ha conquistato il Giro di Romandia, facendo sua la classifica finale oltre a tre delle cinque tappe in programma. In questo fantastico inizio di stagione lo sloveno ha fatto sue anche l'Uae Tour e la Tirreno-Adriatico: in totale 8 vittorie. Ma i vari Dumoulin (1° nel 2017), Simon Yates, Miguel Angel Lopez e Mikel Landa, non saranno in ogni caso delle comparse.

La festa vorranno certamente farcela: tutti i giorni.

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