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Grande Nibali, ma che temperamento l'olandese

H o sentimenti che contrastano tra di loro, dopo un tappa stupenda. La gioia per il nostro Vincenzo Nibali, che batte un colpo. E che colpo. Manda un segnale a tutti, anche a se stesso: il Giro è aperto e c'è anche lo Squalo. Mi spiace tantissimo per Tom Dumoulin, l'olandese in rosa che ad un certo punto, prima dell'ultima salita, è costretto ad andare letteralmente per campi, per espletare imminenti problemi fisiologici. Perde terreno, la corsa è corsa e lui resta dietro. Non sprofonda l'olandese di Maastricht, ma si difende alla grande, con grande lucidità e temperamento, confermando una volta di più che questo è un signor corridore, e non è qui né a fare la comparsa, né tanto meno per fare una gita turistica nel Paese più bello del mondo.

Certo, ci sono da capire le ragioni di questo stop. Le domande possono essere diverse, le più svariate.

Ha sbagliato ad alimentarsi? Eccessi di zuccheri o sali? Colpo di freddo? Oppure lo stress di una corsa così dura e importante ha fatto capolino nel fisico del forte corridore olandese? Domani, verso Ortisei, sapremo se Dumoulin ha avuto una crisi passeggera o se è invece definitiva.

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