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Greg & Fede, scontro fra re e regina del nuoto «Così la Pellegrini ci ha mancato di rispetto...»

Premio ai tecnici, è polemica. Paltrinieri: «L'ha messa sul personale. Non è l'Oscar»

Greg & Fede, scontro fra re e regina del nuoto «Così la Pellegrini ci ha mancato di rispetto...»

Benny Casadei Lucchi

«Mi perdoneranno i diretti interessati...». Aveva iniziato così, Federica Pellegrini, il suo post su instagram in cui l'altro giorno ha manifestato tutto il proprio dissenso per il premio di miglior allenatore andato per la quarta volta consecutiva a Stefano Morini, il Moro, il guru degli ori mondiali di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti. L'esperto livornese si è piazzato davanti a Matteo Giunta, tecnico della Pellegrini, e Chistian Minotti, allenatore di Simona Quadarella. Parole di dissenso diventate, riga dopo riga, un vero e proprio sfogo. «Mi perdoneranno i diretti interessati ma questo mio pensiero non è assolutamente fatto per un senso di antipatia nei loro confronti» aveva scritto Federica «ma solo per una questione di meritocrazia! Sono stata zitta l'anno di Kazan (oro e argento di Greg nei 1500 e 800, ndr) perché contro un oro mondiale anche tre medaglie, 200 e 4x200 mie, 4x100 stile libero di Filo, da due atleti diversi dello stesso allenatore valgono meno ma oggi mi dispiace non ci riesco proprio!!!».

Problema. I diretti interessati la perdoneranno? L'uomo simbolo di questo trio vincente che dal 2013 inanella medaglie e ori iridati e trionfi olimpici, Gregorio Paltrinieri, più che non perdonare pare basito. «Quando poche ore fa ho letto lo sfogo di Federica non ci volevo credere» dice da Melbourne, dove si è trasferito per sei mesi per allenarsi con l'avversario e amico e campione olimpico come lui, Mack Horton. «Le ho trovate parole poco rispettose nei confronti del Moro e di chi ha vinto con lui». La campionessa mondiale aveva infatti scritto: «Sapete perché non ci riesco?! Perché i risultati di quest'anno non sono interpretabili Ho vinto l'unico oro che mi mancava nei 200 stile ai mondiali di vasca corta, non faccio paragoni con gli altri ma sappiamo a Windsor com'è andata (Greg argento nei 1500, Detti male, ndr), e ho vinto dopo sei anni il mio terzo oro nei 200 stile libero ai mondiali di Budapest a 29 anni!! Due medaglie d'oro mondiali nello stesso anno con lo stesso atleta mi dispiace ma quest'anno non le ha vinte nessuno!!! Mi dispiace un sacco che questo premio non vada a te Matteo che sei riuscito in questa impresa e oltretutto hai fatto migliorare di un secondo e mezzo Luca Pizzini!!! Ora abbiamo la certezza di come funzionano queste votazioni!! Va bene, ci sta!! Ma per me e per il tuo gruppo sei tu l'allenatore dell'anno, complimenti Matteo».

«È un premio federale, non l'oscar...- riprende Greg -. Capisco il desiderio di sostenere gli indubbi meriti del proprio tecnico, ma non lo si deve fare screditando il lavoro degli altri. È chiaro che Federica è brava, è forte, ma ripeto, si tratta di un premio, non è niente di che, non doveva prenderla sul personale, su queste cose bisognerebbe volare alto. La bravura di un tecnico non va a discapito della bravura dell'altro, non significa che Giunta sia scarso. E poi siamo compagni di nazionale, siamo gente che si ammazza di fatica per raggiungere obiettivi importanti, nuotiamo tutti nella stessa direzione e questo tipo di puntualizzazioni non dovrebbe esistere. Tanto meno bisognerebbe mettere in dubbio la correttezza della votazione (giuria di giornalisti e membri federali, ndr)... Il Moro quest'anno con i suoi atleti ha vinto quattro medaglie mondiali. Punto.

Ma di che cosa stiamo a parlare?».

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