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Ferrero a processo: "Ha sottratto soldi alla Sampdoria"

Il presidente è stato rinviato a giudizio con altre quattro persone con le accuse di appropriazione indebita, autoriciclaggio, utilizzo di fatture false e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

Ferrero a processo: "Ha sottratto soldi alla Sampdoria"

Brutte notizie per il presidente blucerchiato Massimo Ferrero. La procura di Roma lo ha rinviato a giudizio insieme ad altre quattro persone (la figlia Vanessa, il nipote Giorgio e i due manager Marco Valerio Guercini e Andrea Diamanti): sono accusati a vario titolo di appropriazione indebita, autoriciclaggio, utilizzo di fatture false e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 20 settembre davanti al giudice della X sezione. Il pm Maria Sabina Calabretta e il procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli accusano Ferrero e la figlia di essersi appropriati "indebitamente delle somme accreditate con bonifico estero" per la vendita il 17 giugno 2015 del calciatore Pedro Obiang, per un totale di 1.159.000 euro, "con le aggravanti - scrivono gli inquirenti - di aver cagionato alla Uc Sampdoria spa un danno patrimoniale di rilevante entità e di aver commesso il fatto abusando di relazioni d'ufficio". È nell'ambito di questa indagine che la Guardia di Finanza, lo scorso 28 novembre, aveva sequestrato a Ferrero beni per 2,6 milioni di euro, sequestro che poi era stato parzialmente annullato dal Tribunale del Riesame. In quell'occasione, in una nota il club blucerchiato di era dichiarato "sicuro della correttezza del proprio operato" e "altrettanto fiducioso rispetto al lavoro della magistratura".

Lavoro che ha portato a una nuova grana giudiziaria per il patron blucerchiato, già condannato in via definita nel 2014 a un anno e 10 mesi per bancarotta fraudolenta per il crac della compagnia aerea Livingstone. Ancora nessun commento ufficiale da parte di Ferrero, che in questi giorni sta vivendo il periodo più delicato della sua esperienza da presidente della Sampdoria. I rapporti con la tifoseria sono ai minimi termini e si sono fatti ancora più tesi dopo il fallimento della trattativa per la cessione del club alla cordata di imprenditori Usa guidata dall'ex giocatore blucerchiato Gianluca Vialli. Neppure l'ultima offerta da circa 80 milioni di euro tra parte netta e bonus ha convinto il "viperetta" - questo il suo storico soprannome - a sbarazzarsi della società da lui acquistata nel 2014 a zero da Edoardo Garrone. Proprio il presidente del gruppo Erg, di recente, ha consigliato a Ferrero a vendere il club per far fronte alla sua situazione economica.

Milano & Finanza ha svelato che la sua sub-holding Eleven Finance naviga in cattive acque, con debiti bancari per 55,5 milioni di euro, mentre Lettera43 ha parlato di un debito da 30 milioni di euro con Unicredit che la banca romana non sarebbe più disposta a rinnovargli. Di qui la necessità di fare cassa. Due le alternative: vendere parte del suo patrimonio immobiliare (72 milioni di euro) o la Sampdoria. Eppure, nonostante le voci di una possibile riapertura della trattativa con il gruppo capeggiato da Vialli, Ferrero non sembra disposto a scendere sotto la soglia simbolica dei 100 milioni di euro. Il "viperetta" tira dritto e insieme alla dirigenza del club è lavoro per rinforzare la squadra in vista della nuova stagione.

Già scelto il nuovo allenatore, l'ex romanista Eusebio Di Francesco.

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