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I "deb" azzurri: giovani, artisti e ambiziosi sognano l'Euro

I "deb" azzurri: giovani, artisti e ambiziosi sognano l'Euro

Giovani (tutti classe 1997), ambiziosi e persino bravi cantanti - un po' intimiditi e un po' divertiti - nel rito di iniziazione a Coverciano toccato anche al nuovo capodelegazione Gianluca Vialli. Il difensore Andrea Cistana, finito in pochi mesi dalla D alla nazionale, il centrocampista Gaetano Castrovilli, appassionato di danza (sta cercando una scuola a Firenze) e l'attaccante del Bologna Riccardo Orsolini, rinato con Mihajlovic («non lo sento da 20 giorni, mi mancano i suoi consigli»), sono gli ultimi arrivati nella truppa di Roberto Mancini. I tre vogliono fare molta strada in azzurro, ora che toccano con mano il passato dell'Italia del calcio: sognano un posticino tra i 23 per Euro 2020, intanto si acconterebbero di qualche minuto nelle due gare con Bosnia e Armenia. Bruno Conti è il modello di Orsolini, a Firenze Castrovilli viene già paragonato ad Antognoni, Cistana ha all'attivo anche un gol in serie A.

«Nessun consiglio da Balotelli, solo i complimenti come gli altri compagni di squadra», così il difensore, una rete al Bologna lo scorso 15 settembre. E la punta di scuola Juventus un Europeo lo ha già disputato, quello non fortunato a giugno con l'Under 21: «Mi ha fatto capire come si gioca a livello internazionale. E anche che giocare in casa è una spinta in più ma può anche diventare un'arma a doppio taglio». E Castrovilli spiega la sua passione: «Tanti passi li rivedo nel calcio, con l'aiuto di video cerco di impararne di nuovi».

E se la Nazionale, che due anni fa esatti a San Siro conobbe l'onta dell'eliminazione dal Mondiale, è un laboratorio permanente fatto di risultati, gioco ed esperimenti (con tanti giovani arrivati fra i «grandi»), c'è una squadra del serbatoio azzurro che ha deluso alla prima grande sfida. Il gruppo dell'Under 17 di Nunziata, secondo agli Europei di categoria e per il quale si erano già sprecati paragoni illustri con la Francia campione del mondo, ha salutato il Mondiale brasiliano ai quarti battuto per 2-0 dai verdeoro padroni di casa. «È solo l'inizio», così il ct.

Lo sperano in tanti.

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