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Inchiesta svizzera sul riciclaggio Convocato Mauri

A quattro mesi di distanza dal suo arresto nell'ambito dell'inchiesta di Cremona per il calcioscommesse, nuovi grattacapi per il capitano laziale Stefano Mauri. Ieri il calciatore biancoceleste è stato convocato a Cremona per una rogatoria su richiesta della Procura federale svizzera. É Mauri, infatti, il «mister X» di cui si era parlato la settimana scorsa, il calciatore italiano «ancora in attività» su cui stava scavando la magistratura elvetica nell'ambito dell'inchiesta per riciclaggio e altri reati scaturita nella confederazione dalle carte trasmesse dalla procura cremonese. Quest'ultima ha a sua volta ricevuto le carte provenienti dalla magistratura svizzera e le ha inserite in un nuovo capitolo di inchiesta. Mauri era inizialmente stato convocato per la giornata di domani ma essendo impegnato in Europa League il faccia a faccia con gli inquirenti è stato rinviato a venerdì prossimo. Oltre a Mauri verranno sentiti gli ex portieri Marco Paoloni e Matteo Gritti, oltre allo «zingaro» Almir Gegic, braccio destro del capoclan Hristian Ilievskij.
Stefano Mauri sarebbe titolare di un conto in Svizzera aperto tramite un prestanome, sul quale sarebbero transitate somme di provenienza sospetta, e che gli inquirenti temono possano essere collegate ai rapporti di Mauri con i clan del calcioscommesse. Secondo quanto si è appreso ieri, si tratterebbe di una somma non elevatissima, intorno ai centomila euro; il conto sarebbe stato nella disponibilità dei genitori del calciatore.
Le novità in arrivo dalla Svizzera potrebbero pesare anche sulle decisioni della giustizia sportiva, davanti alla quale Mauri dovrebbe comparire il mese prossimo.

A suo carico, alcune sim card utilizzate esclusivamente per scommettere: ma, giura Mauri, solo su basket e tennis.

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