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Gli infortunati illustri della Serie A

Ecco i top player che questo weekend salteranno l’esordio (e non solo) per colpa di qualche maledetto infortunio

Gli infortunati illustri della Serie A

Ce li immaginiamo così, mentre guardano la prima di campionato in televisione seduti sul divano e con una borsa del ghiaccio sopra il ginocchio. Stiamo parlando dei top player che questo weekend salteranno l’esordio (e non solo) per colpa di qualche maledetto infortunio.

Partiamo dalla Juventus super campione d’Italia. Il centrocampo bianconero già orfano di Khedira (atteso ad ottobre, se il femore non lo tradisce di nuovo) dovrà cavarsela senza Marchisio: lesione di primo grado alla coscia destra rimediata in allenamento. Per il Principino niente Udinese e neppure Roma, se ne riparlerà dopo la sosta per la Nazionale. Chiellini, invece, è tornato in gruppo dopo venti giorni e contro i giallorossi potrebbe accomodarsi in panchina. Totti e soci andranno nella tana dell’Hellas Verona lasciando a Trigoria il povero Strootman. E non è certo una notizia: il mediano olandese, operato due volte alla rotula, è out praticamente da un anno e ne avrà ancora per un paio di mesi. Pazienza. I cugini laziali, che ospiteranno il Bologna, tremano per le sorti di Klose, uscito con la coscia malconcia dalla partita di Champions con il Bayer Leverkusen. Tra i pali non ci sarà Marchetti, che in amichevole ci ha rimesso due costole. Il Milan di Mihajlovic ha la rosa pressoché al completo. Menez, assente tutta l’estate, è tornato a giocare in Coppa Italia, mentre il ginocchio di Mexes si sta disinfiammando. Ecco perché i due francesi saranno entrambi convocati per la trasferta di Firenze. Il nuovo allenatore viola Paulo Sousa punta sulla voglia di riscatto di Giuseppe Rossi, che dopo una trafila di interventi chirurgici (e rispettive ricadute) ha i bisturi che gli escono fuori dagli occhi. Il Napoli, impegnato sul campo del Sassuolo, non ha degenti da segnalare. E anche l’Inter, a San Siro contro l’Atalanta, può disporre di tutti gli effettivi. A Mancini manca solo il gioco.

Ma quello si è inceppato la scorsa stagione.

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