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"Senza lasciare tracce...": gli inglesi insultano l'Azzurro Jacobs

"Il mistero del campione olimpico cresciuto senza lasciar tracce che ad un certo punto ha smesso di correre", questo il titolo del Times riservato a Marcell Jacobs

"Senza lasciare tracce...": gli inglesi insultano l'Azzurro Jacobs

Marcell Jacobs ha proprio fatto centro nell'ego e nell'orgoglio degli inglesi con la vittoria della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo. Oltremanica, infatti, non hanno proprio digerito il suo successo e nel corso dei mesi gli hanno sempre dedicato articoli al vetriolo sintomo di come non abbiano proprio acccettato una vittoria netta, schiacciante, alla luce del sole, insomma onesta.

L'ennesimo affronto

Il Times di ieri, domenica 21 novembre, ha dedicato due pagine a Jacobs con il seguente e tendenzioso titolo: "Il mistero del campione olimpico cresciuto senza lasciar tracce che ad un certo punto ha smesso di correre". Non solo, il quotidiano inglese ha sollevato anche dubbi sulla sua rinuncia a gareggiare dopo il doppio oro a Tokyo, tra 100 metri e 4x100 maschile, e sulla relazione con il suo ex personal trainer Spazzini indagato per frode a Milano. "I conti - spiega ancora il Times- li faremo a febbraio ai Mondiali indoor di Berlino quando capiremo se quest' uomo saprà ripetere quello che ha fatto a Tokyo". Evidentemente agli inglesi non è ancora passato e ovviamente ad acuire le loro tensioni con gli atleti azzurri c'è anche la finale di Euro 2020 persa dall'Inghilterra contro l'Italia di Roberto Mancini.

I complimenti di Usain

Usain Bolt, fuoriclasse giamaicano, ha invece voluto incensare il nostro atleta durante un'intervista alla CNN. "Per me la vittoria di Marcell è stata una sorpresa: pensavo che avrebbero vinto gli Usa, ma lui ha dimostrato di essere il migliore. Quindi tanto di cappello per lui". Il nostro atleta ha voluto rispondere a Usain con un post Instagram: "Caro Usain, sei il mio eroe e ti ringrazio per il "tanto di cappello" nei miei confronti. Hai anche detto che in un confronto tra me e te avresti vinto tu, quindi sono pronto per la sfida.

Che ne dici di un rubabandiera di beneficenza? Io porto il mio team, tu il tuo".

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