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Mazzarri trova l'Europa e un futuro nerazzurro

Cassano tradisce Donadoni: Handanovic gli para un rigore. Parma un tempo in 10. Ausilio: "Prolungheremo con Walter"

Mazzarri trova l'Europa e un futuro nerazzurro

«Mazzarri confermato da Thohir e Fassone? - si sorprende il ds Ausilio -. Ma noi l'abbiamo sempre confermato, anche perchè ha un contratto. Di nuovo c'è che si sta addirittura pensando di allungare il nostro rapporto». Addirittura...!
Ma pensa. Chissà Mazzarri come sarà stato contento nel sentire il ds dell'Inter dare l'annuncio in diretta Sky a pochi minuti da Parma-Inter. Avrà pensato che in fondo lui è sempre stato un allenatore che dà garanzie, in fin dei conti parla il suo passato, lo ricorda spesso in conferenza, e sono soddisfazioni. Finalmente è stata messa la parola fine a tutte le chiacchiere che girano attorno al suo futuro, si sta addirittura pensando a un prolungamento, dai, adesso c'è il Napoli, poi il derby e la Lazio, tutte a San Siro, prima di chiudere a Verona con il Chievo. Perfino la classifica in proiezione Europa league è più rassicurante, più cinque sulle seste, e magari si può anche pensare a qualcosa di più, tipo il quarto posto.
Tutto assume maggior valenza se si pensa che il Parma ha fatto un tempo in dieci per l'espulsione di Paletta, ma l'Inter ha giocato in otto per tutti i novanta minuti, priva di Hernanes, Palacio e Icardi, tre abbastanza pesanti nell'economia della squadra. Mazzarri li ha schierati a occhi chiusi e loro a occhi chiusi l'hanno ricambiato. Se n'è accorto anche Handanovic che in genere li osserva a una sessantina di metri di distanza ma non ha avuto dubbi nella sua disamina post partita: «Parare il rigore a Cassano è stato un momento importante, ma non tutte le cose sono andate bene». E non si riferiva di certo all'incrocio dei pali colpito da Lucarelli all'11' della ripresa, quando Rolando in torsione e di testa, aveva già portato l'Inter sull'1-0.
I tre sudamericani non sono mai riusciti a entrare in partita, a Hernanes non basta l'assist per il gol di Rolando per salvarsi, Palacio ha girato come una trottola, più a ritroso che in spinta, Icardi si è inabissato nei suoi pensieri, anche se per colmo del paradosso, è stato più dentro alla squadra di altre volte. L'Inter l'hanno salvata Handanovic, Cambiasso tornato a livelli superiori e Rolando, non solo autore del vantaggio. Il portoghese adesso lo si nota perfino per l'eleganza nel palleggio, verrà riscattato a suon di milioni ma li vale. Il resto non è da buttare, ma si è rivista una squadra con poca intensità, lenta e prevedibile, Kovacic meglio nella sua metà campo, Nagatomo bene ma senza la consueta esplosività, Samuel chiamato ancora una volta a organizzare il comitato di ricevimento e qui è iniziata la partita. Al 4' entrata su Cassano, punizione. Al 5' seconda entrata su Cassano, giallo, Samuel era diffidato, non ci sarà con il Napoli. Però Cassano ha capito subito quale aria tirava e che tipo di accoglienza gli era stata destinata dai suoi ex compagni, ha iniziato a protestare a ogni fischio di Rocchi, a prescindere se a favore o contro, fino a presentarsi sul dischetto e calciare dalla parte in cui lo ha costretto Handanovic. Era il 44'e stavano trascorrendo i minuti più entusiasmanti della partita, sul rovesciamento di fronte mischia in area Parma, palla che finisce sul sinistro di Cambiasso che tira, Mirante in tuffo è salvato dal palo e poi dalla sorte che mette la palla in angolo dopo aver carambolato sui suoi piedi. Un minuto dopo Rolando pesca Icardi solo, anzi solissimo, pallonetto sopra la traversa.
Dopo l'espulsione di Paletta per doppio giallo, Donadoni ha messo il Parma con un 3-5-1, i suoi hanno continuato a spingere senza ritegno, e sono successe un po' di cose, tipo un palo esterno di Hernanes su punizione, Icardi e Nagatomo che si sono buttati via in contropiede, fino alla sassata del 2-0 di Guarin al 44' che ha fatto infilare la giacchetta a Walter Mazzarri, si è alzato e si è diretto verso l'uscita. L'Inter ha meritato, seconda vittoria esterna con avversario in inferiorità numerica, ma l'impressione che lascia è di aver preso quei punti che in occasioni ben più nitide non gli erano arrivati. Lo ha ammesso anche Mazzarri: «Altre volte abbiamo giocato meglio ma non abbiamo vinto. Siamo ancora in difficoltà nel gestire il vantaggio e per l'Europa league non è proprio deciso niente, ci attende un calendario difficile, partite tremende. Però siamo fra le poche squadre di vertice a mettere in campo dei giovani». Adesso che è arrivata la conferma e magari anche il prolungamento, sembra addirittura che quello che dice sia proprio tutto vero.

Addirittura.

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