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Per Italia-Armenia, la Figc vorrebbe testare i pannelli acustici antirazzismo

Un radar sonoro, in dotazione all'antiterrorismo, in grado di riconoscere le voci che si macchiano di episodi di razzismo negli stadi. Il test della Figc allo stadio Barbera di Palermo

Per Italia-Armenia, la Figc vorrebbe testare i pannelli acustici antirazzismo

Il match Italia-Armenia a Palermo potrebbe essere la partita della svolta. Non tanto per il campo che può dire ben poco, né tantomeno per l'affluenza di pubblico che dovrebbe essere bassa, piuttosto per un importante innovazione tecnologica che proprio allo stadio Renzo Barbera potrebbe essere testata per la prima volta. Si tratta di pannelli acustici anti razzismo che captano le voci e riescono ad individuare la persona che li pronuncia. "Dobbiamo far ricorso alla tecnologia:, esiste questo sistema, questo modello che vogliamo testare in tempi rapidi perché non consentirà nessuna via di scampo". Lo dice il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a margine dell'accordo con la Rai in viale Mazzini. "Una specie di Var? No, molto di più. È un prodotto in dotazione all'antiterrorismo che consente di distinguere perfettamente la singola voce. Faremo in modo che ci sia informazione sull'utilizzo di questo strumento per far in modo che i soggetti che hanno voglia di inquinare e contaminare la dignità del calcio italiano e internazionale devono sapere che sono facilmente identificabili e punibili", conclude. "Bastano due pannelli per settore, il costo non è proibitivo, lo produce un'azienda italiana. C'è solo un ostacolo legato alla privacy, perché può ascoltare conversazioni private allo stadio, ma è uno strumento micidiale. Vogliamo coordinarci con il Viminale, contiamo di testarlo in Italia-Armenia a Palermo".

Gravina inserisce la lotta al razzismo negli stadi in tre "macroaree". La prima, spiega, "a breve termine, legata al rispetto delle regole che già esistono, con le relative sanzioni"; la seconda a medio termine che prevedere il ricorso alla tecnologia sofisticata; la terza, a medio-lungo termine legata all'educazione preventiva. "Vogliamo entrare nelle scuole, informare i ragazzi con materiale didattico, farli divertire per capire quanto sia bella la dimensione del gioco del calcio", ha aggiunto Gravina. È previsto un campionato delle scuole ("Tutti in gol" o "Tutti in campo") con in palio la realizzazione, a cura della Figc, di un campo di calcio nella scuola vincitrice. Sugli obiettivi dell'Italia agli Europei Gravina ha dichiarato: "Non mi interessa il risultato finale ma tutto il processo che porta al risultato finale. L'Italia deve continuare a coltivare quello che sta facendo, nei campionati una sola squadra vince, le altre sono realtà che devono avere un progetto credibile.

E a me interessa che ci sia il progetto credibile, quello di coltivare e cullare l'entusiasmo dei tifosi, perché lo meritano".

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