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La Juve ringrazia il Valencia Perde ma passa come prima

In Svizzera il gol di Dybala non basta, ko indolore Gli spagnoli battono lo United e Allegri resta in vetta

La Juve ringrazia il Valencia Perde ma passa come prima

La Juventus chiude la due giorni da incubo dell'Italia in Champions League. Dopo le eliminazioni di Inter e Napoli del martedì, ecco i ko indolori della Roma e appunto della Signora. Un'ultima giornata che ridimensiona tre mesi da protagoniste delle quattro italiane nell'Europa nobile. Comunque si salva la squadra di Massimiliano Allegri che perde in casa dello Young Boys, ma conquista il primo posto del suo girone perché il Manchester United di Mourinho cade a sua volta a Valencia. Nella notte svizzera l'unico bianconero a sorridere è Dybala che entra dalla panchina in tempo per segnare il suo quinto gol in cinque gare di questa edizione di Champions, che è anche il numero cinquemila nella storia bianconera. Dopo i tre dell'andata, quello di ieri non rovina la festa dei giovani ragazzi elvetici che conquistano la loro prima vittoria nella Champions League moderna. Anche perché la Joya troverebbe pure la doppietta in pieno recupero, con un altro sinistro sensazionale ma sulla traiettoria c'è Cristiano Ronaldo che in fuorigioco disturba la visuale del portiere. Ultima conferma della serata no del portoghese. Signora anche stregata perché sbatte due volte sui legni della porta di Wölfli, una volta proprio con il portoghese. Se non altro la Juventus che raccoglie il secondo ko in sei partite europee limita i danni fisici, con il solo Cuadrado che esce malconcio su un campo indecente.

Perché l'inospitale Berna non è solo fredda, gelata. È pure scivolosa con quel campo sintetico che assomiglia più a un tappetto sdrucito che a una moquette. Sembra uno di quei campi di calcio a 5 di periferia, vecchi di quindici anni. Ma l'Uefa permette di giocare in simili condizioni lo spettacolo più ricco del pallone, quella Champions che si pensa di spostare al weekend. A Nyon chiudono un occhio con la vicina Berna. Detto questo la Juve è come se giocasse sulle uova, attenta più a preservare le gambe che altro. Tentativo fallito già dopo ventitré minuti perché Cuadrado deve uscire per un problema al ginocchio. Dentro Alex Sandro non al meglio e infatti al primo pallone giocato provoca il rigore, complice sciagurato passaggio di Douglas Costa in area, che manda in vantaggio lo Young Boys perché Szczesny devia solo sul palo interno il tiro di Hoarau. A quel punto si era già capito che non fosse la serata di Cristiano Ronaldo: due occasioni non sfruttate nel primo quarto d'ora. Poi un destro fuori di un soffio prima dell'intervallo e un'altra opportunità sprecata a inizio ripresa. La Juventus è anche sfortunata perché una testata di Alex Sandro è deviata sulla traversa.

Le notizie provenienti da Valencia, il doppio svantaggio di Mourinho, tolgono almeno l'ansia da risultato. Il rientrante Bernardeschi sbaglia tanto, mentre Szczesny deve inchinarsi per la seconda volta a Hoarau che salta facile Bonucci nell'uno contro uno. A quel punto la Signora si consola con il primo posto nel girone e con un Dybala che entra e lascia il segno con un sinistro potente. Il pari invece gli viene negato... da CR7. Non resta che voltare in fretta pagina, come a tutte le altre italiane di Champions.

E per la Juventus perché sabato c'è già il derby con il Torino.

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