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La Juventus sconfitta 4-2 a Firenze. E ora i giallorossi prendono il volo

I viola recuperano uno svantaggio di due gol e chiudono trionfanti sul 4-2. Giallorossi: vantaggio-record dopo i primi otto turni

La Juventus sconfitta 4-2 a Firenze. E ora i giallorossi prendono il volo

La Fiorentina e i suoi tifosi hanno atteso 15 anni per rivivere la gioia di battere la Juventus: l’ultima volta c’era Batistuta in squadra e bastò un suo gol per piegare i bianconeri. Stavolta la festa viola, contrassegnata da quattro gol di cui tre a firma di Giuseppe Rossi, ha però un sapore ancor più speciale: perchè la squadra di Conte, finora imbattuta, aveva chiuso il primo tempo in vantaggio di ben due reti grazie al rigore procurato (intervento ingenuo di Gonzalo Rodriguez) e realizzato da Tevez e alla rete di Pogba abile a sfruttare un rinvio sbagliato di Cuadrado.

Entrambi poi avevano festeggiato con la ’mitraglià, imitando il gesto di esultanza che era tipico di Batistuta. Non solo: la Juve era assoluta padrona del campo, con le sue fiammate aveva regalato molti brividi in area viola anche se Neto (altro protagonista positivo del match) era stato impegnato una sola volta su tiro di Marchisio. Di contro era una Fiorentina lenta, intimidita, sterile, che oltretutto dopo 23’ aveva perso Ambrosini per un infortunio muscolare alla coscia destra e lo stesso Rossi, subito all’inizio, aveva fatto un movimento brusco che gli aveva procurato un dolore alla schiena. Insomma, Diego e Andrea Della Valle entrambi in tribuna e le migliaia di tifosi viola si stavano preparando ad un pomeriggio di delusioni, l’ennesimo nella sfida da sempre più sentita a Firenze.

Nella ripresa però la partita si è clamorosamente rovesciata, a conferma che nel calcio non c’è mai nulla di scontato. Ed è forse quello che deve aver pensato la Juve forse pensando alla prossima sfida di Champions con il Real Madrid: la squadra di Conte paga innanzitutto il fatto di non aver saputo chiudere il match quando avrebbe potuto farlo, bravissimo Neto a neutralizzare gli affondi di Marchisio, di Chiellini, di Pirlo su punizione (il centrocampista ha saputo recuperare dalla botta presa poco prima dell’intervallo che gli aveva provocato difficoltà respiratorie) e su Asamoah. Sembrava comunque un assolo da parte dei bianconeri che avrebbero potuto restare in superiorità numerica se l’arbitro Rizzoli non avesse graziato Roncaglia per una manata sull’oscuro Llorente.

La Fiorentina si batteva con generosità ma quasi con rassegnazione, lo stesso stato d’animo che si avvertiva sugli spalti. Invece tutto si è capovolto in quindici minuti, dal 21’ al 36’, complice anche il totale black-out da parte della difesa juventina e di altri elementi come Asamoah che con un fallo su Mati Fernandez ha permesso ai viola di accorciare su rigore battuto da Rossi. Da lì per la squadra di Montella, che invitando i suoi a pressare i difensori avversari ha trovato la chiave di volta, è stato un crescendo: al 31’ Rossi beffava Pogba e con una prodezza di sinistro trafiggeva Buffon per l’insperato 2-2. Conte ha cercato di riacchiappare il match inserendo il punito Vidal al posto di Marchisio ma la doppia rimonta ha ispirato e trascinato la Fiorentina verso l’impresa e spinto una Juve sempre più frastornata e sorpresa in fondo al tunnel. In tre minuti i viola hanno segnato altre due reti, con Joaquin (al primo gol in A) su assist di Borja Valero e quindi ancora con Rossi servito da Cuadrado. Il popolo viola è letteralmente esploso e si è alzato in piedi quando al 40’ Montella ha sostituito Pepito per la meritata ovazione.

Conte ha giocato anche le carte Giovinco e Motta ma il verdetto del campo, al termine di una battaglia contrassegnata da numerosi ammoniti, non è più mutato. Oltre alla Fiorentina, che dovrà sfruttare questo clamoroso successo come quello della possibile svolta, adesso sorriderà anche la Roma lassù in vetta con Juve e

538em;">Napoli, entrambe battute, a 5 punti di distanza.

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