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Juventus, Birindelli esclusivo: "Quanti sono gli scudetti? 34. E su Buffon, Allegri e Pogba..."

Birindelli, ex difensore della Juventus ha elogiato la squadra di Allegri che ha collezionato il quinto Scudetto consecutivo ed è stata autrice di una grande rimonta vincendo 24 partite nelle ultime 25 di campionato

Juventus, Birindelli esclusivo: "Quanti sono gli scudetti? 34. E su Buffon, Allegri e Pogba..."

Alessandro Birindelli ha vestito la maglia della Juventus per undici stagioni, dal 1997 al 2008. Con la squadra bianconera, l’ex difensore cresciuto nelle giovanili di San Frediano ed Empoli, ha vinto tre Scudetti, 3 Supercoppe Italiane e un campionato di Serie B. In esclusiva per ilgiornale.it, Birindelli ha parlato della cavalcata trionfale della Juventus di Allegri che si è laureata campione per la 32esima volta, la quinta consecutiva, della possibilità di poter vincere la Champions League nella prossima stagione, di mercato, di Calciopoli e di altro ancora:

Birindelli, si aspettava che la Juventus si sarebbe laureata campione d’Italia dopo una partenza negativa?

“All’inizio ero un po’ perplesso. Quando perdi tre giocatori come Tevez, Pirlo e Vidal, che ti portavano tanti punti e ti davano garanzie in termini di gol e rendimento, è difficile rimpiazzarli. La società, invece, ha fatto una scelta chiara non puntando sui grandi nomi, ma sui giovani. C’è sempre un rischio quando prendi questi giocatori, ma in realtà non è stato così e c’è da fare un applauso al gruppo storico che ogni anno permette ai nuovi di integrarsi al meglio. Nei momenti di difficoltà sono rimasti tutti uniti e compatti ed hanno compiuto una rimonta insperata e meravigliosa”.

Secondo lei cos’è scattato nella mente dei giocatori dopo la sconfitta subita contro il Sassuolo a fine ottobre?

"Ripeto è scattato quello che in una grande squadra deve succedere. Buffon ha iniziato ad alzare la voce ed ha spostato gli equilibri facendo capire a chi fino a quel momento era stato altalenante che doveva dare di più. Non ci si può accontentare di vincere ogni tanto: una società come la Juventus deve sempre essere sul pezzo e deve cercare di vincere ogni anno”.

Quali sono stati i giocatori determinanti nella conquista del quinto Scudetto consecutivo?

“A differenza degli altri anno dove c’erano giocatori che si erano messi in evidenza, quest’anno ha vinto il gruppo. Se devo fare un nome, però, dico Buffon perché ha salvato la Juventus più di una volta”.

Dybala può diventare un fuoriclasse?

“Lo è già un fuoriclasse. L’unico dubbio su di lui poteva essere la continuità ed invece è stato molto continuo ed è stato determinante. Deve migliorare, ha solo 22 anni e può fare ancora di più. Paulo è un ragazzo serio e al suo primo anno in una grande squadre è stato sempre decisivo quando è stato chiamato in causa”.

Si priverebbe di Pogba se arrivasse un’offerta superiore a 70 milioni di euro?

"La Juventus ora deve costruire la squadra per vincere la Champions League e se vendi Pogba fai un grave errore. Se vuoi competere con le altre grandi squadre europee non puoi privarti di lui. Devi prendere o individuare altri giovani che possono diventare un giorno dei Pogba”.

Quanti merito ha Allegri in questa rimonta?

“Meriti ne ha tanti lui e ne ha tanti la società: in un momento iniziale, molto difficile, ha mantenuto la calma non facendo drammi e continuando a puntare sul proprio allenatore. Allegri è rimasto tranquillo e alla fine ha avuto ragione lui, ed i risultati sono arrivati”.

Giusto, dunque, rinnovargli il contratto?

“I matrimoni si fanno in due, quindi quando le due parti si piacciono o hanno un unico obiettivo tutto va nella giusta direzione. Non vedo perché Allegri dovrebbe lasciare la Juventus in questo momento a meno che non riceva offerte importanti”.

La Champions League è stata amara: con un po’ di concentrazione in più si poteva eliminare il Bayern e puntare ad andare avanti nella competizione, non trova? “Secondo il mio punto di vista nella passata stagione, in Champions, la Juventus è stata un po’ fortunata, nel sorteggio e in qualche partita come contro il Monaco. Quest’anno invece è stata molto sfortunata: bastava che reggessero ancora un paio di minuti e la qualificazione era fatta. Sono usciti comunque a testa alta, e deve essere motivo di grande orgoglio perché la Juventus ha dimostrato di essere arrivata al livello delle bid d’Europa”.

I giocatori e la società continuano ad affermare di aver vinto il 34esimo Scudetto della storia, lei come si pone in questa vicenda?

“Io personalmente mi pongo il fatto che quegli Scudetti li ho vinti sul campo, anche se me li hanno tolti. Io me li sono sudati, mi sono allenato per raggiungere gli obiettivi e poi mi sono stati tolti per una sentenza. Ho accettato questa cosa e sono anche retrocesso in Serie B. Da che potevo vincere tanti Scudetti mi sono ritrovato a giocare nel campionato cadetto. Io ho accettato questa cosa ma è normale che noi calciatori sentiamo nostri quegli Scudetti”.

Chi deve comprare la Juventus per rinforzarsi ed essere ancora più competitiva?

“Un difensore, un centrocampista e un attaccante. Chiellini e Barzagli sono forti ma non sono eterni e si deve pensare ad un graduale rimpiazzo. In mezzo al campo serve un rinforzo di peso, mentre davanti se parte Morata c’è bisogno di trovare un attaccante che vada più che in doppia cifra”.

Infine, un suo pensiero su Gianluigi Buffon:

“Ogni tanto per Gigi sembra che sia arrivata l’ora di smettere e invece riesce sempre a riaccendere la scintilla che gli fa venire la voglia. Sembra uno che non ha ancora vinto nulla e che vuole conquistare il suo primo trofeo.

Buffon è un esempio per tutti, un calciatore fantastico, quasi eterno”.

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