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Juventus, il Sarrismo 2.0 e la nuova filosofia bianconera

Maurizio Sarri si appresta ad iniziare la sua prima stagione dall'altra parte della barricata in Italia cercando di smontare un dogma bianconero da plasmare a propria immagine e somiglianza. Guida al Sarrismo 2.0

Juventus, il Sarrismo 2.0 e la nuova filosofia bianconera

Maurizio Sarri si appresta ad iniziare la sua prima stagione dall'altra parte della barricata in Italia, dopo le tre stagioni a Napoli. Se prima la filosofia totale dell'allenatore che si ispira ad Arrigo Sacchi rappresentava l'identità di un popolo, quello napoletano, alla ricerca di una gratificazione nazionale, ora la concezione calcistica dell'allenatore della Juventus cerca di soddisfare l'esigenza della bellezza attraverso un dogma bianconero da smontare e plasmare a propria immagine e somiglianza.

La svolta

Maurizio Sarri, infatti, nella sua prima intervista ai canali bianconeri, ha dichiarato che l’obiettivo della Juventus sia quello di vincere, giocando bene. In principio era "vincere non è importante, è l'unica cosa che conta", ora conta anche il come: l'allenatore bianconero alza l'asticella dell'ambizione del club, che ha fatto del risultatismo il proprio marchio di fabbrica nel tempo. Ma la bellezza regala eternità, permettere di raggiungere picchi di gloria in grado di scrivere pagine di storia. Come il Milan di Arrigo Sacchi, come l'Ajax di Rinus Michels e il Barcellona di Pep Guardiola. La differenza con quelle squadre sta tutta nella consacrazione della ricerca della bellezza a livello continentale: mister Sarri, fresco vincitore dell'Europa League, dopo aver corretto il proprio status da "allenatore perdente", al Chelsea, vuole alzare ancora la propria di asticella ed iscrivere anche il proprio nome nel Gotha degli allenatori in grado di coniugare estetica ed efficienza a livelli ancor più alti e competitivi. Una rivoluzione che l'allenatore tosconapoletano apporterà con il suo solito, pragmatico, approccio alla realtà. Una filosofia, quella del Sarrismo 2.

0, che vuole dimostrare al mondo, ma principalmente a sé stessa, che si possa partire dalla Seconda categoria e arrivare ai vertici d'Europa con la sola forza delle idee.

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