Calcio

Il "kinderino" De Ketelaere: una merendina in panchina

L'Intelligenza Artificiale sui social simula una frase di Inzaghi dopo il KO col Monza

Il "kinderino" De Ketelaere: una merendina in panchina

L'Intelligenza Artificiale sui social simula una frase di Inzaghi dopo il KO col Monza: «Se nel 2013 l'Inter non avesse ceduto Caldirola avremmo vinto noi per 1-0 e parleremmo d'altro». Si riderebbe pure, se non fosse che Simone poi se l'è presa coi portieri avversari, risultando più divertente.

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Prime video ma poco audio in Champions. Piccinini chiamava Tarquinio a bordocampo, in tv si sentiva ma lui no e quindi le toglieva la linea. A lei ha un certo punto è scappato un c in onda che, come da legge di Murphy, si è sentito forte e chiaro. Poco dopo parlando di Spalletti però se n'è uscita alla grande: «Ha detto quella parola che non dovevo dire io».

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Per distrarre Cham del Clermont dagli 11 metri i tifosi in trasferta dell'Angers si sono messi a chiappe all'aria. Sono finiti sui giornali, ma la loro squadra ha perso.

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Soprannominato «kinderino» per la sua faccia pulita da spot, De Ketelaere è ancora a zero gol e per questo vederlo in panchina con una merendina in mano non gli fa «buona pubblicità».

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A Napoli è stata rubata la sagoma di Osimhen che era ai quartieri spagnoli.

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Pinto della Roma: «Noi in pole position per Aouar? Speriamo di non esserlo come la Ferrari, che poi non arriva alla fine...».

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Sabato a San Siro c'erano sei calciatori dell'Inter in campo con scarpe di color rosa. Concorrenza alle «scarpette rosse» del basket?

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Ciccio Graziani: «A Torino coi primi soldi mi comprai un giubbotto double face marrone e nero per indossarlo a seconda delle occasioni.

L'Inter fa lo stesso in campionato e in coppa».

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