L'allenatore low-cost per far soffrire la Juve

Per non perdere la... Trebisonda il Trabzonspor ha scelto la strada più economica possibile in vista della sfida di Europa League con la Juventus. Per sostituire Mustafa Resit Akcay, colpevole del clamoroso rovescio interno (2 a 4) contro il modesto Akhisar, si è affidato a un allenatore low cost, ingaggiato fino a giugno con un contratto da 4mila euro al mese. Al club turco non mancano certo risorse economiche, tant'è che i quattro big Malouda, Bosingwa, Zokora e Paulo Henrique superano assieme i 7 milioni di euro a stagione in materia di emolumenti. Hami Mandirali, 45 anni, diventerà, in una sorta di gioco al ribasso, il loro fratello povero. Indigente nei soldi, ma ricco di trascorsi sportivi alla luce della lunga militanza in maglia “bordeaux-blu” (più di 500 presenze e 240 gol). "Avrei accettato di allenare il Trabzonspor anche gratis - racconta - certe opportunità professionali vanno prese al volo e sfidare la Juve è un po' come ricevere un premio". I turchi però non si limiteranno ai convenevoli e il colpo gobbo potrebbe essere dietro l'angolo. Molto dipenderà anche dalle alchimie che Mandirali saprà preparare per la doppia sfida. I detrattori sostengono che non sia all'altezza dell'incarico. "Solo perché ho allenato fino ad oggi i giovani? Anche Guardiola prima del Barcellona lavorava alla Masia", risponde piccato. In attesa di mettere a tacere le critiche più feroci, Tevez e Osvaldo permettendo, Mandirali si pavoneggia sapendo che prima di lui erano stati avviati contatti con Villas Boas, Di Matteo e Trapattoni (quest'ultimo conteso da Tunisia e Costa d'Avorio). "Significa che qualcosa valgo", rimarca.

Bisognerebbe spiegargli, per riportarlo sulla terra, che al Trap il presidente Haciosmanoglu era disposto a offrire un ingaggio quaranta volte superiore al suo.