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L'amico di CR7 racconta: "Cristiano piangeva spesso in camera sua"

Luis Lourenço ha svelato un aneddotto di Cristiano Ronaldo: "Ricordo come fosse ora quando andò in camera a piangere dopo aver parlato al telefono con la famiglia: aveva tanta nostalgia, non riusciva a sopportare il distacco"

L'amico di CR7 racconta: "Cristiano piangeva spesso in camera sua"

Cristiano Ronaldo vuole toccare quota 700 reti in carriera tra club e nazionale: questa sera avrà la ghiotta occasione per riuscirci dato che il suo Portogallo giocherà contro il modesto Lussemburgo. Il fuoriclasse della Juventus è attualmente fermo a quota 698 reti tra Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid, Juventus e nazionale. Sono solo cinque i giocatori nella storia, e non più in attività, ad aver superato quota 700 e sono grandi nomi: in testa a questa particolare classifica c'è Josef Bican che fra il 1931 e il 1955 arrivò a quota 805 gol, secondo posto per Romario che si è fermato "solo" a quota 772, terzo Pelé a 767, quarto Puskas a 746, quinto Gerd Muller a 735.

Cristiano Ronaldo è ancora famelico nonostante i 34 anni suonati ma per diventare uno dei più forti calciatori della storia del calcio ha dovuto faticare tanto, sudare e soffrire. Il suo amico e compagno Luis Lourenço, ai tempi dello Sporting ha infatti spiegato ai microfoni di Tuttosport: "Se chiudo gli occhi per un attimo, vedo Cristiano che piange. All’epoca aveva dodici anni, io due in più di lui, ed era appena arrivato a Lisbona da Madeira. Però non dimenticherò mai nemmeno la sua felicità dopo l’esordio nella prima squadra dello Sporting".

CR7, qualche settimana fa, nel corso dell'intervista a ITV aveva raccontato come lui e altri suoi compagni dello Sporting Lisbona andassero fuori dal McDonald's in cerca di hamburger gratis: "C'era una signora che si chiamava Edna, che con due altre ragazze ci dava sempre qualche hamburger. Spero che raccontare questa storia mi aiuti a ritrovarle. Vorrei invitarle a cena a Torino o a Lisbona e ripagarle per quello che hanno fatto per me. Non lo dimenticherò mai". Il suo amico Luis ha confermato la cosa: "Io non ero tra quelli, ma è vero che andavano".

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