Europei 2016

L'atto d'accusa di Conte: ​"Nessuno al mio fianco"

Conte: "C'è stato un momento in cui avrei voluto continuare per altri due anni, ma di fronte ad alcune evidenze, ad alcuni fatti, non ho potuto soprassedere anche perché, sinceramente, non vedevo nessuno al mio fianco, compresi i giornalisti"

L'atto d'accusa di Conte: ​"Nessuno al mio fianco"

A casa. Senza rimpianti, ma con tanta amarezza e la voglia di togliersi qualche sassolino, quelli che ormai da mesi porta dentro le scarpe. Antonio Conte nella conferenza stampa del dopo-partita, ormai nella notte di Bordeaux, torna indietro di qualche mese, al momento in cui ha deciso di rinunciare ad altri due anni in azzurro, dicendo sì al blu del Chelsea. I destinatari delle sue stoccate sono i presidenti dei club, la Lega, ma anche i giornalisti e tutti quelli che non solo non hanno sposato, ma ancor prima non hanno capito il suo progetto, le sue esigenze.

"C'è stato un momento in cui avrei voluto continuare per altri due anni, ma di fronte ad alcune evidenze, ad alcuni fatti, non ho potuto soprassedere anche perché, sinceramente, non vedevo nessuno al mio fianco, compresi i giornalisti - è l'attacco di Conte -. Sembrava che dovessi fare la guerra, che fosse Conte contro tutti, ma io mi sono sempre battuto in funzione della Nazionale e non per me, eppure non mi sono sentito mai appoggiato. Avevo il presidente che mi è stato sempre vicino, ma arrivava fino a un certo punto. Mi dispiace perché abbiamo creato una famiglia, si lascia una traccia indelebile e mi auguro che possa dare i suoi frutti, ci sono ragazzi alle prime esperienze, spero che possano crescere e che in futuro si dia spazio alla Nazionale".

È' un tasto dolente per Conte, quello degli stage non accordati o della finale di Coppa Italia che non è stata anticipata come lui voleva. "Mi sono battuto fino all'ultimo, ma sono stati sforzi vani - spiega -. L'unica possibilità che avevamo di fare qualcosa di bello era lavorare e costruire una piccola macchina da guerra, penso che ci siamo riusciti e con la Germania ne abbiamo avuto la dimostrazione. Questa è una squadra tosta che ha avuto il rispetto di tutti gli avversari. La Nazionale dà emozioni e stimoli incredibili, noi abbiamo dato tanto amore a questa maglia, spero che il messaggio sia passato e che questo Europeo possa lasciare qualcosa di bello". Di fantastico per Conte c'è il gruppo che si è creato e non si riferisce solo ai giocatori. "Penso che questa sia stata la vittoria più bella, il lavoro che abbiamo fatto con questi ragazzi, con lo staff, i magazzinieri, i cuochi, tutti quelli che hanno fatto parte di questa esperienza meravigliosa, mi hanno dato veramente tutto e per me è una grande soddisfazione".

Questa volta passa la Germania, gli azzurri vanno a casa, ma dopo una serie interminabile di rigori e giocando alla pari con i tedeschi.

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