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Lauda a Montezemolo: "Scusa per la Ferrari di m..."

Appuntamento Cavallino-Mercedes per il futuro della F1. Ieri la telefonata tra i due ha fatto rientrare l'incidente diplomatico

Lauda a Montezemolo: "Scusa per la Ferrari di m..."

dal nostro inviato a Hockenheim

I due, la settimana scorsa, si erano sentiti per concordare una non meglio precisata ulteriore telefonata per fissare un non meglio precisato incontro a quattr'occhi. Il tutto per mettere sul tavolo delle molte vicende non meglio precisate della Formula uno moderna, tutti i temi caldi, vista la recente apertura al dialogo manifestata dal patron Fia, Jean Todt. Fra gli argomenti, rivitalizzare uno sport in declino d'audience nonostante i duelli in pista; comunicarlo meglio ai giovani che pensano più a what's up e meno alle corse; trasformare i piloti robottini in veri personaggi. Sul tavolo, anche e soprattutto, un po' di cosine tecnico-regolamentari da rivedere: magari, persino, togliere quel flussometro che tanti sospetti crea e molti problemi causa alla Ferrari. I due, il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo, e il presidente onorario della Mercedes F1 Niki Lauda, si erano dati appuntamento per ieri mattina, al telefono. Solo che nel frattempo ci si è messa quella «macchina di merda». La Ferrari.

Così l'aveva definita sabato l'ex tre volte campione del mondo (le prime due proprio con la Rossa che però ai suoi tempi profumava). E di questo, ieri, appena alzato il telefono, gli ha chiesto conto Montezemolo. Più o meno questo il dialogo: «Ciao Niki, ho letto di questa tua dichiarazione...». E il presidente onorario Mercedes: «Luca, a proposito, volevo subito scusarmi con te per quelle mie parole...». Mea culpa ovviamente accettato e toni subito distesi. Incidente diplomatico rientrato. Ma non dimenticato. Soprattutto dai tifosi. Fatto sta, Montezemolo e Lauda hanno ieri concordato di vedersi dopo il Gp d'Ungheria di domenica. Prove di dialogo Ferrari-Mercedes partendo da una vecchia amicizia. In attesa di allargare il tavolo a tutti i big e provando a dimenticare quella macchina di..

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