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Lecce, doppio salto firmato Liverani

Il tecnico firma la seconda promozione di fila: era già riuscito a Ventura

Giorgio Coluccia

La storia è fatta anche per ripetersi. Come quella del Lecce, che si rimette sulla mappa della Serie A coronando un doppio salto destinato agli annali. Era successo con Ventura nel biennio 1995/1997, stavolta il timoniere è Fabio Liverani, che dopo le 22 partite senza sconfitte dell'anno scorso che valsero il salto in B, consegna addirittura la A a un club partito con altre intenzioni.

Dopo la partita di un anno fa contro la Paganese, il Via del Mare è teatro di una nuova festa: i salentini cristallizzano l'impresa battendo 2-1 lo Spezia e rendendo vana ogni speranza del Palermo, agguantato sul 2-2 finale dal Cittadella. Per 90' un rimpallo di emozioni tra la Puglia e la Sicilia restituisce ai salentini una massima categoria svanita il 13 maggio 2012, prima della mazzata finale arrivata qualche mese dopo con una nuova retrocessione d'ufficio per la combine nel derby di Bari. Dalla famiglia Tesoro al gruppo di soci guidati dal presidente Saverio Sticchi Damiani è stato necessario ricostruire sulle macerie, affrontare stagioni di transizione dove i bei tempi della Serie A sembravano solo un ricordo sbiadito, pensando a chissà quando sarebbero tornati. Invece riecco l'olimpo, con le firme degli uomini più rappresentativi, dalle certezze di Lucioni all'inventiva di Petriccione, passando per le stoccate di Tabanelli e i gol di La Mantia, uomo copertina con 17 centri stagionali.

Fabio Liverani gongola, per i giallorossi qualche passo falso, ma mai un vero periodo di crisi, costruendo la sorpresa mattone dopo mattone e mettendosi dietro rivali partite con l'idea di una promozione diretta come Verona, Benevento e Palermo. Era il 2012, c'era Cosmi in panchina e in campo i vari Cuadrado, Muriel, Giacomazzi, Bojinov e Bertolacci. La storia si riannoda. Sette anni dopo sul Salento splende il sole, arriva il triplice fischio e sembra di toccare il cielo con un dito.

Risultati ultima giornata: Brescia-Benevento 2-3, Carpi-Venezia 2-3, Crotone-Ascoli 3-0, Lecce-Spezia 2-1, Padova-Livorno 1-1, Palermo-Cittadella 2-2, Perugia-Cremonese 3-1, Pescara-Salernitana 2-0, Verona-Foggia 2-1. Riposava Pescara.

Classifica: Brescia 67; Lecce 66; Palermo 63; Benevento 60; Pescara 55; Verona 52; Spezia e Cittadella 51; Perugia 50; Cremonese 49; Cosenza 46; Crotone e Ascoli 43; Livorno 39; Venezia e Salernitana 38; Foggia (-6) 37; Padova 31; Carpi 29.

Brescia e Lecce in A; ai playoff Palermo, Benevento, Pescara, Verona, Spezia e Cittadella; Foggia, Padova e Carpi in C; al playout salvezza Venezia e Salernitana.

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