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La "lezione" di Bettiol a Evenepoel

L'azzurro al baby talento: «Si corre per vincere, non per far perdere gli altri»

La "lezione" di Bettiol a Evenepoel

Nonostante si trovi in una scuola la Educational First di Milano - Alberto Bettiol non accetta lezioni da nessuno, men che meno da Remco Evenepoel. Il piccolo campioncino belga, 19enne talento indiscusso del ciclismo mondiale, qualche settimana fa ha pesantemente polemizzato a distanza con il toscano, vincitore lo scorso anno del Giro delle Fiandre. Una vittoria che ha mandato in delirio gli appassionati e gettato nello sconforto più profondo la Deceunick Quick-Step, la formazione belga autentica superpotenza in materia di classiche.

Ai wolfpack, così vengono chiamati nel mondo i lupacchiotti famelici di corse di un giorno (sono i plurivittoriosi di stagione da due anni, ndr), non hanno assolutamente apprezzato i cori intonanti sul motorhome della EF. «Ho letto le dichiarazioni di Remco a Extra Time Koers, trasmissione tv belga ci ha spiegato il toscano ieri a Milano ospite della EF -. Ha detto che non dovevamo festeggiare in quel modo, al grido di Dov'è la Quickstep?... ma la nostra è stata una reazione goliardica, verso la squadra che è realmente la più forte del mondo, il punto di riferimento del gruppo quando si tratta di corse del nord. A tale proposito, visto che sui social era montata immediatamente la polemica, ho chiamato Patrick Lefevere, il team manager, per spiegargli la situazione. Lui ha perfettamente compreso e si è complimentato con me». Lo stesso non si può dire di Evepoel: «Adesso, a distanza di tempo, leggere che Remco si senta ferito e dica che non mi lasceranno più andare via e anzi, faranno di tutto per non farmi più scappare, mi induce a fare due considerazioni. La prima: nessuno mi ha lasciato vincere, li ho battuti tutti. La seconda: in corsa ognuno di noi pensa a vincere, non a far perdere un proprio avversario».

Poi nella sede della EF si lascia andare ad alcune considerazioni sulla stagione che inizia: «L'esordio sarà all'Etoile de Bessèges il 5 febbraio prossimo. Poi correrò la Strade Bianche, Tirreno e Sanremo. Quindi salirò al Nord per difendere il mio Fiandre il prossimo 5 aprile. Il Giro? Non so ancora niente, dopo le classiche tireremo le somme. Certo, mi piacerebbe correrlo. Le vacanze? No, sono rimasto a casa con Giulia, la mia fidanzata.

Ero stufo di esplorare il mondo».

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