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"Lezione" di stile azzurra: Nicolato all'Under 21

Il ct della 20 promosso con la benedizione di Mancini. Modi gentili e ispirato dai film epici

"Lezione" di stile azzurra: Nicolato all'Under 21

I messaggi stile Leonida - l'eroe della Battaglia delle Termopili raccontata nel recente film «300» - le sue parole mai sopra le righe dopo le partite, il suo saperci fare con i giovani. La scelta del veneto Paolo Nicolato come successore di Di Biagio alla guida dell'Under 21 azzurra è sì un premio a un allenatore che ha fatto diventare un esempio i suoi metodi di lavoro e di approccio con i ragazzi, ma è anche un segale di continuità. Nicolato rappresenta il modello dei tecnici federali, che ha fatto la gavetta nelle varie nazionali e prosegue il suo percorso iniziato in Federcalcio nel 2016 quando fu chiamato dal coordinatore delle giovanili azzurre Maurizio Viscidi.

Il nome di Nicolato era in cima alla lista per ereditare la difficile panchina dell'Under 21 che ha fallito le ultime tre qualificazioni olimpiche. Decisivo anche il parere di Roberto Mancini che non voleva privarsi del suo stretto collaboratore Evani dopo aver spinto per garantire il «doppio» ruolo a Gabriele Oriali, desideroso di tornare alla «sua» Inter. Il ct è convinto che il suo gruppo di lavoro nella Nazionale maggiore sta ormai trovando l'equilibrio perfetto e che nella filiera degli allenatori Nicolato fosse l'uomo giusto al posto giusti in questo momento. Il 52enne allenatore vicentino, ex centravanti dilettante poi vincitore nel 2014 da tecnico di un campionato Primavera con il Chievo, ha meritato di salire un gradino e sedersi sulla più nobile delle rappresentative azzurre dei giovani.

La semifinale Mondiale raggiunta con l'Under 20 un mese fa era stato il suo ultimo prestigioso biglietto da visita, lui che aveva già conquistato il secondo posto europeo con la 19. E la sua eleganza e misura nelle dichiarazioni dopo la sconfitta con l'Ucraina causata anche per il bellissimo gol di Scamacca annullato dal Var per un presunto fallo dell'attaccante hanno fatto il resto. «Nessuna ingiustizia, l'arbitro ha sempre ragione. Non mi sembrava un fallo da punire, ma se l'ha rivisto e l'ha annullato ci adeguiamo. Casomai è un errore, ma un'ingiustizia no di sicuro», il pacato commento di Nicolato dopo l'eliminazione dura da digerire.

Parole che sono una straordinaria lezione per i ragazzi. Anche per quelli, a un passo dai grandi, che dal prossimo 10 settembre avranno il buon Paolo come maestro di campo. «Ringrazio il presidente federale Gravina per la fiducia, mi metterò subito a disposizione di Mancini», così Nicolato.

Un'altra lezione, di stile.

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