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L'Inter spreca, Mancini umilia Icardi

I nerazzurri ripresi dal Carpi in dieci, il tecnico attacca Ljajic e l'argentino: "Io a 50 anni quel gol l'avrei segnato". L'involuzione continua: un punto in casa su tre partite

L'Inter spreca, Mancini umilia Icardi

Lasagna indigesta per l'Inter. Lasagna naturalmente è il cognome del giovane e velocissimo attaccante del Carpi appena entrato dalla panchina e capace di bruciare sullo scatto Juan Jesus prima d'infilare Handanovic. Se si aggiunge, per completezza d'informazione, che il tutto è accaduto con il Carpi ridotto in dieci (espulso per secondo cartellino giallo Pasciuti), al culmine di un attacco dell'Inter condotto da Ljajic (ha perso palla da principiante), allora si possono capire la sfuriata successiva di Mancini e la delusione del popolo interista. Anche perchè le cifre hanno inchiodato l'ultima Inter alle proprie responsabilità: 11 punti raggranellati in 7 partite e addirittura uno solo guadagnato a San Siro (dove non vince dal 5 dicembre, 1 a 0 col Genoa) sono una marcia da Europa league nella migliore delle ipotesi. Da aggiungere, allo scenario mortificante, altre due riflessioni: 1) la squadra di Mancini ha sciupato una, due, tre occasioni per mettere il successo al sicuro dopo il comodo sigillo di Palacio; 2) Mancini ha puntualmente ribaltato lo schieramento tenendo fuori 3 dei 4 diffidati in vista del derby, immaginando che fosse impresa poco complicata mettere sotto il Carpi. Se allora proprio il tecnico ha commesso qualche errore di presunzione, non si possono dimenticare gli errori di mira di Icardi, di Perisic, oltre a un paio di prodezze del portiere ospite su due tiri ravvicinati di Felipe Melo e Palacio. A dimostrazione che il clima, nello spogliatoio neroazzurro, non è più quello idilliaco di qualche mese fa, l'intemerata conclusiva di Roberto Mancini che ha messo sotto accusa due suoi calciatori. Prima ha puntato il dito contro Ljajic colpevole di aver perso la palla a un minuto e mezzo dalla sirena, poi ha preso a schiaffoni il suo capitano, Maurito Icardi con una frase che ha fatto subito il giro del web. «A 50 anni quel gol lo segnavo anche io. Se ti capita quella palla devi metterla dentro», la frase dettatadal tecnico ai microfoni di Sky. Di sicuro Icardi non ha gradito. É vero, ha sbagliato un gol banale ma è altrettanto vero che ha avuto a disposizione un solo contropiede e nient'altro.L'involuzione dell'Inter in queste ultime settimane, tra fine dicembre e gennaio si può così spiegare: Mancini, preoccupato per la ridotta produzione di occasioni da gol ha modificato l'assetto tattico per inserire sempre più giocatori offensivi. Ieri, per esempio, col Carpi ha giocato con due attaccanti, due ali (Perisic e Ljajic) e due soli centrocampisti apparecchiando un bel mucchio di occasioni ma scoprendo pericolosamente la schiena alle ripartenze del Carpi. Avvertito del pericolo, dopo l'intervallo, ha fatto entrare Miranda per poter blindare il golletto di vantaggio. E invece no. Perchè Lasagna gli ha mandato di traverso la settimana impegnativa che lo porterà alla sfida con la Juve e al derby della Milano disperata.

Pari meritato, alla fine.

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