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Lippi avverte la Juve: ''Attenzione all'Ajax, gioca meglio in trasferta''

Marcello Lippi mette in guardia i bianconeri in vista del ritorno di martedì: ''L'Ajax gioca meglio in trasferta che in casa. Il calcio olandese trasmette sempre cose positive''

Lippi avverte la Juve: ''Attenzione all'Ajax, gioca meglio in trasferta''

Juventus-Ajax, una sfida che rievoca dolci ricordi per Marcello Lippi, protagonista dell'ultima vittoria in Champions League dei bianconeri proprio contro gli olandesi.

L'ex allenatore della Juve, che oggi festeggia 71 anni, in una lunga intervista a Radio Sportiva, si è espresso così sull'impegno dei bianconeri contro i lancieri dopo il prezioso pareggio dell'andata: ''Ho tanti ricordi positivi legati a questa sfida. Auguriamoci sia così anche la prossima settimana. Il primo match non è stato negativo ma l'Ajax gioca meglio in trasferta che in casa. Il calcio olandese trasmette sempre cose positive. Non c'è dubbio che loro riescano ad inculcare nella testa dei ragazzi una filosofia importante''.

Parole importanti per Massimiliano Allegri, sempre più determinante in questo ciclo di vittorie: ''Con i risultati che ha ottenuto non c'è bisogno di difenderlo. Ci accomuna la toscanità e lui vede molto bene il calcio dalla panchina, cosa è necessario fare e quando cambiare''. Sul momento delicato del Napoli di Carlo Ancelotti, sconfitto ieri sera dall'Arsenal, il tecnico toscano ha affermato: ''È la persona giusta per qualsiasi squadra al mondo e non c'è dubbio che andando via Sarri a Napoli ci voleva un allenatore di prestigio. Adesso deve aggiustare questa cosa che si è rotta ieri sera. A Napoli ci sono ottimi giocatori ma devono fare molto di più di quanto hanno fatto ieri sera''.

La chiusura è sulla Nazionale italiana, altra pagina indelebile della sua fantastica carriera: ''Mi capita di vedere tanti filmati su Youtube e quando vedo queste immagini un po' di commozione c'è sempre. Ieri ero a Coverciano e vedere tutte le foto di quel mondiale mi emoziona. La vittoria di un campionato del mondo con la propria Nazionale non ha eguali''. Un gruppo che sta rinascendo grazie alla rivoluzione portata avanti da Roberto Mancini: ''Nel passato anche quando c'erano tanti stranieri nel nostro campionato sono emersi i vari Totti, Nesta, Del Piero. Mancini è bravissimo a portare in Nazionale questa nuova generazione di campioncini''.

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