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L'Italia fa paura al Galles ma l'impresa è solo sfiorata

L'Italia fa paura al Galles ma l'impresa è solo sfiorata

CardiffE' l'Italia coraggio, che a Cardiff sfiora il colpaccio. Esce a testa alta, gioca la partita della vita. E contro ci si mette anche il direttore di gara, l'irlandese Lacey che, quasi come un'anagramma, fa quello che il connazionale Clancy fece lo scorso anno a Twickenham contro l'Inghilterra. Il Galles alla fine la spunta 23-15 badando alla sostanza e costringendo Halfpenny sul finale a cercare la via dei pali per mettere in cassaforte il risultato. E' un Galles che fa paura solo sulla carta. In campo, soprattutto sulla conquista, delude e non poco. E' qui che gli azzurri provano a fare la differenza con Parisse costante riferimento tra le linee. Anche per questo al Millennium il monologo dei Dragoni non c'è. E' un'Italia che ci mette la faccia, magari non perfetta ma generosa, che soffre e lotta su ogni pallone.
Inizio in discesa per i padroni di casa e notte che scende subito sull'esordio di Esposito. Calcetto di Priestland e rimbalzo che tradisce il debuttante delle Zebre con Cuthbert che altro non deve fare che raccogliere e toccare oltre la linea. Una doccia scozzese per gli azzurri che avevano iniziato con buona lena senza tuttavia trovare gradi spazi. A tenerci in vita ci pensa Allan, con i debuttanti che indossano per presenza la toga dei senatori. Placcaggi, sacrificio, anche sull'uno contro uno, ovvero la croce azzurra dei test di novembre. Così si risponde alle iniziative dei padroni di casa un po' fallosi e non sempre lucidi con il pallone tra le mani. Si resta in linea di galleggiamento. Halfpenny allunga ancora con un piazzato ma i troppi falli non permettono alla squadra di Gatland di schiacciare gli azzurri con il loro monologo offensivo. I brividi arrivano sul finale del primo tempo. Prima la moviola scippa a Parisse una meta sporcata da un "in avanti" su un calcio diagonale di Allan, poi la risposta dei Dragoni che arriva per vie centrali: Jamie Roberts rompe di forza la linea azzurra e Scott Williams fa il resto secondo la più classica delle soluzioni gallesi.
Nella ripresa l'Italia ha il merito di non disunirsi e subito si rimette in carreggiata con Campagnaro che sfrutta una magia di Sarto lungo l'out e vola oltre la linea. Il Galles accusa il colpo, perde le coordinate del match e permette all'Italia di rimettere il naso in zona d'attacco. Allan fallisce un paio di piazzati, poi l'arbitro Lacey ci mette del suo anche dove non c'è bisogno. Il fischio dell'irlandese diventa il placcatore perfetto per i padroni di casa. È chirurgico quando si tratta di complicare la vita alla squadra di Brunel. Vede un fallo dubbio di Bergamasco su una insistita azione italiana, si dimentica platealmente del placcaggio in ritardo subito da Allan. Gatland fa entrare i suoi leoni ma è il coraggio dell'Italia a meritarsi gli applausi. Non solo in difesa ma anche nella capacità di sorprendere. Come quando un flash ancora di Campagnaro regala la meta che rimette la partita in discussione. Una corsa da cinquanta metri finita sotto l'H dei pali che di fatto costringe il Galles a non andare troppo per il sottile.

E'ancora Halfpenny a trovare col piede i punti che tengono gli azzurri fuori portata, trasformando l'alito del drago nel più classico sospiro di sollievo.

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