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L'Italia si scopre sprint Tortu-Jacobs in semifinale È la prima volta nei 100

Passano in due, mai successo. Filippo fatica (10''20), bene Marcell (10''07). Solo 7 europei

L'Italia si scopre sprint Tortu-Jacobs in semifinale È la prima volta nei 100

Il vuoto di Bolt è lì e il mondo aspetta qualcuno che ci si infili dentro per rimpiazzare se mai fosse possibile il suo re. E mentre molti si chiedono se sia il piccolo americano Christian Coleman il favorito per la medaglia d'oro dei 100 metri di questa sera, a raccogliere, non l'eredità del fulmine giamaicano, sarebbe sognare troppo, ma almeno un briciolo di bel futuro ci saranno due azzurri. Sono Filippo Tortu e Marcell Jacobs, entrambi ai blocchi di partenza delle semifinali dei 100 in programma alle 18,45 locali (ore 17.45 italiane, diretta RaiSport). Alla piccola Italia dell'atletica, che scrive una nuova pagina di storia, va già bene così. Perché mai due alfieri azzurri della velocità erano riusciti a qualificarsi a una semifinale mondiale nei 100 metri nella stessa edizione dei campionati del mondo.

Missione compiuta per Pippo e Marcell, dunque. Ma quanta fatica per il primo, il ragazzo brianzolo, che ha chiuso la sua batteria soltanto al terzo posto passavano il turno i primi tre più i ripescati - con il tempo di 1020, alle spalle di Camilo de Oliveira (10"11) e Rodgers (10"14). Solo un centesimo meglio del giapponese Koike, battuto da Tortu con un vero e proprio guizzo sul traguardo. «Avrei voluto correre più veloce, ma le condizioni sono quello che sono», esordisce il milanese. Che poi aggiunge: «Era importante qualificarsi, anche se con un po' di fortuna. È un bel risultato che volevo ottenere e l'ho ottenuto tuffandomi con la testa in avanti sul traguardo. Perché quando si corre si dà tutto per la maglia azzurra e per la patria. Ho venduto cara la pelle per l'Italia. Sono soddisfatto ma non ancora contento».

Se Tortu non è stato brillante, Marcell Jacobs dalla corsia sette ha illuminato correndo in un eccellente 1007 nella sesta batteria piazzandosi secondo alle spalle dell'imprendibile Coleman (998), il più veloce di tutti in questo primo turno. «Sto bene - commenta Jacobs, al rientro dopo 48 giorni di stop per un infortunio - non ho sentito fastidio, questo è l'importante. Non sono venuto per fare la comparsa». Il bresciano di El Paso, questo pomeriggio, sarà al via nella prima delle tre semifinali (dove ritroverà Coleman), mentre Filippo Tortu, unico atleta bianco a passare il turno (solo 7 gli europei su 24 semifinalisti), è stato inserito nell'ultima semi e si troverà nella nona corsia, quella più laterale. Non solo: dovrà vedersela con gente del calibro di Vicaut, Hughes, Rodgers e Simbine. I due, Tortu e Jacobs, vanno però a caccia di una finale raggiunta soltanto da Pierfrancesco Pavoni nei Mondiali di Roma del 1987. Serve ancora un altro passo verso la storia. Delusione cocente, invece, dagli altri big azzurri: Alessia Trost ed Elena Vallortigara hanno fallito l'accesso alla finale dell'alto, idem Yeman Crippa nei 5.

000 metri.

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