Londra 2012

Londra e le città italiane ricordano le vittime della strage di Monaco

Quarant’anni dopo, la strage di Monaco sarà ricordata. In tono minore durante le Olimpiadi di Londra. Spontaneamente, invece, nelle piazze di molte città, fra le quali Roma, Milano e Cagliari

Londra e le città italiane ricordano le vittime della strage di Monaco

Quarant’anni dopo, la strage di Monaco sarà ricordata. In tono minore durante le Olimpiadi di Londra. Spontaneamente, invece, nelle piazze di molte città, fra le quali Roma, Milano e Cagliari. Dopo richieste, petizioni e tentennamenti il Cio alla fine ha ceduto: il massacro delle olimpiadi tedesche del 1972 sarà commemorato ufficialmente ai Giochi 2012, quelli che si aprono fra una manciata di giorni. Ma è stato scelto un compromesso: ci sarà una commemorazione nella «City» della capitale inglese, ma non un minuto di silenzio dello stadio durante la cerimonia di apertura. Lo ha confermato il presidente del Comitato olimpico, Jacques Rogge, spiegando che la festa del primo giorno «non sarebbe il momento adatto». Dunque tutto è fissato al 6 agosto alla Guildhall, il parlamento municipale della City. E poi al 6 settembre all’aeroporto di Monaco. La strage di Monaco, la pagina più triste delle olimpiadi moderne, si consumò nella notte tra il 5 e il 6 settembre del 1972 nel villaggio olimpico di Monaco di Baviera, quando un blitz terroristico uccise undici tra atleti e tecnici della squadra di Israele, oltre a un poliziotto tedesco. Nel blitz restarono uccisi anche cinque feddayn. La vicenda è stata ricordata anche in un recente film di successo, Munich, firmato dal grande regista Steven Spielberg.

Dai familiari delle vittime era partita una raccolta di firme per chiedere al Cio un minuto di silenzio durante la cerimonia d'apertura nel quarantennale. La mobilitazione ha coinvolto che ha smosso anche il Senato Usa, il ministro degli esteri tedesco Westerwelle, e un gruppo di politici italiani di diversi schieramenti. Il caso ha dato vita anche a timori di possibili attentati, in una città già esposta al rischio terrorismo. Senza aspettare il Cio, però, un’iniziativa è già stata organizzata, in modo spontaneo, da gruppi e associazioni. Si chiama «Just one minute of silence», e sarà significativamente rappresentata da torce, nastri neri e sassi. A Milano, in piazza Della Scala, saranno gli Amici di Israele, insieme ad altre sigle, a provvedere al sit-in. «Il giorno prima della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Londra 2012 - si legge nell’appello - unisciti a noi, porta la tua solidarietà: osserva un minuto di silenzio per gli undici atleti brutalmente uccisi alle Olimpiadi di Monaco solo perché ebrei».

L’appello ricorda i nomi degli atleti, molti dei quali erano padri di bambini piccoli, e spesso sopravvissuti allo sterminio nazista o familiari di vittime della Shoah.

Sono David Berger, 28 anni, pesista, nato negli Stati Uniti d'America e recentemente emigrato in Israele; Ze'ev Friedman, 28 anni, pesista, nato in Polonia; Yossef Gutfreund, 40 anni, arbitro di lotta greco-romana; Eliezer Halfin, 24 anni, lottatore, nato in Unione Sovietica; Yossef Romano, 31 anni, pesista, nato in Libia, veterano della Guerra dei Sei Giorni; Amitzur Shapira, 40 anni, allenatore di atletica leggera, nato in Israele; Kehat Shorr, 53 anni, allenatore di tiro a segno, nato in Romania; Mark Slavin, 18 anni, lottatore, nato in Unione Sovietica; André Spitzer, 27 anni, allenatore di scherma, nato in Romania; Yakov Springer, 51 anni, giudice di sollevamento pesi, nato in Polonia; Moshe Weinberg, 33 anni, allenatore di lotta greco-romana, nato in Israele.

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