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Lorenzo martella le speranze mondiali di Valentino

Lo spagnolo domina, aggancia Rossi in classifica e ora è il favorito per il titolo

Jorge Lorenzo mette la freccia. Vittoria, aggancio e sorpasso, tutto in una volta a Brno. Lo spagnolo fa suo il Gran premio della Repubblica Ceca, raggiunge in testa alla classifica Valentino Rossi, ma vanta un numero maggiore di successi (cinque a tre) e quindi è il nuovo leader del mondiale. Spodesta il Dottore che menava le danze, nel senso che era in vetta, fin dalla prima gara. E adesso quando ne mancano sette di tappe, di fatto inizia un campionato nel campionato.

Lorenzo ha vinto alla sua maniera, imprimendo un ritmo infernale fin dal semaforo verde, scattato dalla pole record firmata a ferragosto. Marquez gli ha resistito sei giri, poi ha pensato al secondo posto comunque mai in discussione. Perché Rossi, che aveva centrato l'obiettivo prima fila per poi “attaccare”, è rimasto al palo dopo il via, è scivolato al quinto posto e in due giri si è ritrovato staccato di oltre due secondi. Bloccato dalla Ducati che con Iannone sarebbe stata rivale per il podio se non fosse stata frenata da un problema tecnico.

Il “martello” ha capito che il ferro è caldo, cioè che deve sfruttare il momento. Lo spagnolo è tornato dalle vacanze in una forma strepitosa, l'esatto opposto di Rossi che nonostante l'undicesimo podio di fila stagionale, come nel 2005, ha poco o nulla da festeggiare. Non tanto per il risultato della gara, quanto per il proseguo del Mondiale. L'onestà del Dottore: «Brutta partenza, poi andavo piano, non avevo passo come al sabato. È un risultato deludente, ho chiuso troppo lontano…». Oltre dieci secondi dal compagno Lorenzo, dal quale praticamente perdeva mezzo secondo al giro anche con pista libera. Rossi ammette: «L'obiettivo non era Jorge, troppo forte qui, ma battere… lottare con Marquez». La spiegazione di una gara che considera tra le più brutte della stagione insieme a Mugello e Jerez «ma questa lo è di più perché le aspettative erano ben altre», per Vale non è nella scelta delle gomme dure, medie per gli altri sul podio, ma «nelle piccole modifiche che abbiamo fatto per il warm up». Meglio mettersi Brno alle spalle in fretta: «Essere a pari punti non è male… Il problema è che Jorge sta andando forte, sarà difficile ma dobbiamo provarci». Comunque non c'è tempo da perdere: «Non penso a Misano, potrebbe essere già troppo tardi, bisogna essere competitivi già a Silverstone».

La faccia non è certo quella dei giorni migliori, la “martellata” di Lorenzo ha fatto male, incrinato le certezze del Dottore e soprattutto azzerato il tesoretto che Rossi aveva accumulato con una prima parte di stagione all'insegna della continuità. Ma adesso non basta più. Serve il guizzo del campione per la volata. Alla quale si presenta meglio Lorenzo: «Sarà una lotta bellissima: voglio cambiare la storia, di solito chi è primo dopo la Germania diventa campione del mondo…». Lo spagnolo fa paura anche a parole: «E' una vittoria pesante che va oltre i punti, ora ripartiamo da zero e inizia davvero un altro mondiale».

E non nasconde il feeling ritrovato con la moto, quello che sembra aver smarrito il Dottore che per sua stessa ammissione riesce a spingere solo quando tutto è perfetto «mentre Jorge è veloce anche con la messa a punto non ottimale, grazie alla sua versatilità». Un assist per lo spagnolo: «Mi sento in forma come questa Yamaha, la migliore degli ultimi anni». Al contrario di Indy, stavolta Marquez è stato un alleato: «Volevo stare davanti a Valentino», dice il campione in carica che riduce a 52 punti il distacco. Sarà un fattore nel testa a testa e resterà in gioco fino alla fine: «Sono ancora vivo». Anche Rossi, ma Lorenzo più di tutti: la martellata di Brno può essere la svolta mondiale.

Impresa di Niccolò Antonelli in Moto3 che dopo la pole vince per la prima volta e sfata il tabù del podio. Secondo Bastianini che accorcia in classifica su Kent, 7° in una gara sospesa per l'incidente a Rodrigo che aveva perso conoscenza dopo essere finito sotto una moto, poi allarme rientrato.

MotoGP: 1. Lorenzo (Spa-Yamaha) 42'53.042, 2. Marquez (Spa-Honda) +4.462, 3. Rossi (Ita-Yamaha) +10.397, 4. Iannone (Ita-Ducati) +13.071, 5. Pedrosa (Spa-Honda) +15.650. Classifica: Lorenzo e Rossi 211; Marquez 159; Iannone 142.

Moto2: 1. Zarco (Fra-Kalex) 41'02.500, 2. Rabat (Spa-Kalex) +1.421, 3. Rins (Spa-Kalex) +1.785. Classifica: Zarco 224; Rabat 145; Rins 144.

Moto3: 1. Antonelli (Ita-Honda) 25'56.866, 2. Bastianini (Ita-Honda) +0.152, 3. Binder (Rsa-Ktm) +0.376.

Classifica: Kent 199; Bastianini 154; Fenati 122.

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