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L'oro del fioretto rosa. E l'Italia della scherma ritorna a fare squadra

Ragazze iridate: non succedeva da Lipsia 2017. Argento gli uomini della spada, ko con la Francia

L'oro del fioretto rosa. E l'Italia della scherma ritorna a fare squadra

Eccole di nuovo. Tutte di un color oro le ragazze del nuovo dream team del fioretto in rosa. Tutte sul podio con tricolore sulle guance. Guidate da Arianna Errigo, sempre più diamante di questa squadra, 9 medaglie individuali, 20 in tutti i mondiali, ritrovata fra le antiche mura del suo fioretto dopo qualche infelice divagazione. L'Italia della scherma festeggia l'oro mondiale al Cairo. Direte: quale novità? Vero ci aveva abituato fin troppo bene nei decenni. Ma gli ultimi anni hanno proposto sofferenza e qualche delusione: tante finali eppur oro agli altri. Quasi il destino avesse un copione preciso è toccato a loro, alle eredi delle Cannibali (Vezzali, Trillini e socie) riproporre la foto di gruppo dal primo podio e Stefano Cerioni, con il corpaccione da D'Artagnan ingrossato, a tenerle insieme.

Una foto che esprime una realtà con il rientro dell'antico campione a guidare le ragazze in pedana. Torniamo a Lipsia 2017 per vedere un dream team sul podio dei vincitori, anche allora c'erano Arianna Errigo e Alice Volpi, insieme alla Batini e alla Mancini, stavolta accompagnate dalla indiavolata Martina Favaretto, studentessa in giurisprudenza a Padova, la più giovane del gruppo, e da Francesca Palumbo che non ha tirato nella finale. Anche allora ultima sfida contro gli Stati Uniti. Nel fioretto mondiale rosa sta diventando un classico: vince l'Italia a Lipsia, perde l'anno dopo a Wuxi, la bella stavolta.

Italia che ha scaldato il cuore e le speranze camminando spedita: battute Austria, Polonia e Giappone prima di infilare i fioretti sui corpetti delle statunitensi: tutte ragazze da Columbia university, non ancora da docenza del fioretto. E poco conta che fra loro ci fosse la campionessa olimpica Kiefer: le nostre se la sono bevuta, guidate dalla mano ferma e dalla determinazione della Errigo, signora e carabiniera 34enne, oggi diamante di famiglia scintillante come il brillante che porta alla mano destra. La tosta Alice Volpi è partita contro Maia Mei Weintraub, 19enne indiavolata che ha dato a tutte filo da torcere. Volpi ha fatto provare il piacere del brivido risalendo 5-4 da 1-4, le altre non hanno più lasciato speranze. Conclusione da sberlone, 45-27 con una squadra che geograficamente disegna tutta l'Italia: da Muggiò a Potenza. Oggi toccherà ai fiorettisti per un atteso raddoppio d'oro.

Là dove l'impresa non è riuscita alla squadra della spada. Finale da scherma di altri tempi, quando gli scontri Italia-Francia facevano epoca. Gli azzurri avevano battuto i francesi nelle semifinali degli europei di quest'anno, prima di arrivare all'oro contro Israele. Ci poteva stare il bis dopo che Santarelli, Di Veroli, Vismara, Cimini avevano steso Azerbaijan, Svezia, Ucraina e i campioni olimpici del Giappone. Finale punto a punto, speranze su, speranze giù finchè Vismara non ha subito il break decisivo da Bardenet. Chiusura 45-42. Francia raddoppia da campione del mondo e Italia di lusso: ritrovata sul podio dopo ben 15 anni (San Pietroburgo 2007). Sempre argento dietro la Francia: non tanto una maledizione quanto una tradizione.

E oggi passaggio del testimone a Milano per l'edizione 2023.

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