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Maldini contro Totti, la prima volta in tribuna

Dopo le botte (e la stima) in campo, si ritrovano nel nuovo ruolo di dirigenti. E ci sarà anche Kakà

Maldini contro Totti, la prima volta in tribuna

Era destino che dovessero incontrarsi anche tra le poltrone rosse della tribuna d'onore di San Siro. Venerdì sera, di sicuro, le telecamere di Milan-Roma, oltre a inseguire Kakà appena sbarcato alla Malpensa per inaugurare lo stage breve, punteranno su Paolo Maldini e Francesco Totti, riuniti dalla sfida di campionato e dal ruolo (quasi) identico che hanno preso a occupare nei rispettivi club dopo la strepitosa carriera calcistica.

Francesco è meno esposto, mediaticamente, rispetto a Paolo subito schierato in prima linea al fianco di Leonardo per risollevare il Milan dopo la deprimente parentesi cinese. È rimasto un passo indietro, ha fatto fin qui l'ambasciatore della Roma e visitato Trigoria nelle occasioni giuste per non invadere il campo di Monchi e nemmeno quello di Di Francesco. Paolo è diventato in poche ore l'interlocutore privilegiato di Gattuso e la visita più attesa dallo spogliatoio rossonero mentre sta mettendo ordine ai fascicoli della scrivania e facendo pratica di un ruolo tutto da definire e valorizzare.

Non sono mai stati grandi amici ma certo sono stati rivali molto leali oltre che sodali in azzurro. «Qualche volta mi ha fatto arrabbiare» è una delle confessioni pubbliche fatte da Maldini e riferite al Totti calciatore, furbo nell'usare il fisico per lucrare un fallo e guadagnare qualche astuta punizione da sfruttare grazie al proprio, immenso talento balistico. «Durante un Roma-Milan mi arrivò una palla che rimbalzava male, io ero messo male e lui mi pressava, ho fatto un lancio bellissimo di destro, di prima e lui mi fa: Ao' che forte che è!» il ricordo ancora nitido a molti anni di stanza dall'episodio. Adesso procura un sorriso, allora una puntura di spillo.

Francesco ha rispettato Paolo perché l'ha sempre considerato come uno dei rari esponenti della sua stessa schiatta, quella dei fuoriclasse che si riconoscono a distanza e che non hanno bisogno di frequentazioni assidue per dimostrarsi reciproca stima. Il codice è sempre stato il seguente: se ne davano di santa ragione sul prato verde ma poi un abbraccio finale liquidava ogni contenzioso. Totti non l'ha mai raccontato ma anche a lui capitò una volta di compiere un gesto di grande rispetto verso Maldini che quella sera giocava all'Olimpico con una maschera protettiva sul viso per una frattura del naso. A un certo punto Paolo andò a saltare in area romanista e se la tolse perché gli impediva di vedere bene. Totti raccomandò ai suoi, con un gesto semi-clandestino, di evitare l'uso dei gomiti nel mischione. Adesso i due possono continuare a fare battute e a scambiarsi sotto voce le prime impressioni di questo nuovo impegno. Paolo è appena al debutto a San Siro, mai abbandonato, Francesco un ospite gradito degli stadi dove vengono trattati non più da avversari ma da semplici...

fuoriclasse.

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