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Via Maldini, spunta Ambrosini

L'altro ex capitano: «Sarei onorato». Ed è già sul taccuino di Fassone

Via Maldini, spunta Ambrosini

Chi dopo Maldini? Il Milan dei cinesi ha preso tempo e deciso di mettere da parte il dossier per dedicarsi ai più urgenti appuntamenti legati al closing dell'affare. Ibrahim Ba, amico di Paolo da vecchia data e suo scudiero attuale, ha lanciato l'ultimo petardo tra i piedi del fondo rappresentato da Marco Fassone andando sul pesante in una dura intervista televisiva. «L'hanno screditato raccontando cose false: che futuro può avere un club così?» il suo commento.

Fine della telenovela e argomento rinviato ai prossimi mesi quando tornerà d'attualità la scelta, da inserire nel team tecnico, di un rossonero doc. L'identikit, dopo i diversi no di Maldini, Costacurta e Albertini considerati i tre monumenti del milanismo, al momento è il seguente: più giovane di Maldini, diciamo sui 40 anni, che s'inserisca come Zanetti nell'Inter o Nedved nella Juve, senza avere voce in capitolo ma lavorando al fianco di Fassone stesso e di Mirabelli nel frattempo volato a Londra per una full immersion d'inglese (indispensabile per parlare con i cinesi) e vedersi qualche partita (da scartare la candidatura di Fabregas, dixit Montella) in vista del mercato di gennaio. Massimo Ambrosini è uno di quelli che dinanzi a una potenziale candidatura non ha fatto un passo indietro, semmai uno avanti. «Sarei onorato» ha dichiarato. E questo nome è già sul taccuino di Fassone.

A dispetto di tutti i dubbi sull'identità e credibilità degli investitori cinesi che hanno aderito al fondo e sulla loro forza economica, c'è da registrare l'ulteriore accelerazione per chiudere, in anticipo, rispetto alla scadenza di fine anno, la trattativa e il passaggio delle azioni da Fininvest. L'ad in pectore Fassone infatti, in partenza per Pechino, per conoscere personalmente i suoi azionisti prima del rientro in Italia con incontro ad Arcore col presidente Silvio Berlusconi, ha di fatto congelato il proprio biglietto aereo in attesa di conoscere dalla Cina il piano preciso dei suoi interlocutori.

Non è escluso che il velo di mistero col quale è stata avvolto il negoziato venga tolto in anticipo rispetto alla stessa firma definitiva. Di sicuro della lista fanno parte Haixia Capital, fondo d'investimento a partecipazione statale, e Tcl corporation, azienda leader nell'elettronica di consumo. Altri nomi, come Huarong asset management, finanziarie pubbliche, facevano parte dell'elenco presentato in luglio dagli advisor Galatioto e Gangikof poi esclusi dall'accordo del 5 agosto. Nel frattempo alcuni si sono sfilati, altri protagonisti si sono aggiunti.

Tra il 20 e il 25 ottobre conosceremo finalmente la lista completa e si concluderà la caccia dei media ai mister x.

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