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Mancio: "La sorpresa non è l'Inter ma le altre che credevo più forti"

"Spero che la rosa resti questa, ma chi vuole andarsene me lo deve dire subito". E Handanovic rinnova fino al 2019

Mancio: "La sorpresa non è l'Inter ma le altre che credevo più forti"

Claudio De Carlinostro inviato ad Appiano G.L'Inter si sveglia tardi, verso la mezz'ora, Biabiany al 29' con il Frosinone, Icardi al 23' contro l'Udinese, gli altri 21 gol sono arrivati tutti dopo. L'Inter ci sguazza nella seconda parte delle gare, quando gli avversari tirano il fiato, si allargano le maglie, si abbassano le difese e le tossine picchiano, è lì che Mancini ha addestrato i suoi e ne ha risolte tante nell'ultima mezz'ora. Nei quindici minuti finali Jovetic è a tre centri, Icardi e Brozovic a due. Con l'Inter non stai tranquillo neppure nel recupero, anche se sei in vantaggio e giochi in casa undici contro dieci. C'è fisicità, lavoro e anche una rosa importante che permette cambi di qualità, se nessuno chiede di volersene andare, saranno loro che tenteranno di prendere il 19° scudo della storia. Ieri Mancini ne ha parlato e ha detto qualcosa di nuovo quando ha confessato che la sorpresa non è l'Inter prima in classifica, ma la concorrenza: «Juventus, Roma, Napoli e Fiorentina pensavo che avessero di più rispetto a noi. Fino ad oggi però il calcio ha dato un verdetto diverso».Sta prendendo coscienza, queste sono uscite pesanti, perlomeno sta dicendo che l'Inter corre sulla stessa pista, non sarà ancora la squadra dei suoi sogni ma se non stecca con Empoli e Sassuolo, si prende il titolo di campione d'Inverno che conta zero ma fa sempre la sua porca figura: «Noi non pensiamo che siccome siamo primi, e nessuno se lo aspettava, tutto è diventato più semplice e basta poco per vincere. Anzi, tutte vogliono batterci proprio perché siamo primi in classifica».Una squadra in testa al campionato e con zero soldi in cassa, si rinforza portando al top l'organico a disposizione.Erick Thohir, che l'estate scorsa ha speso come un miliardario indonesiano, ha fatto sapere che tutta quella gente per fare solo Campionato e coppa Italia gli sembra troppa, prima si vende, poi eventualmente ci si può dare un'occhiata attorno. Mancini ha affrontato l'argomento: «Per migliorare ci vogliono tanti soldi e con il Fair play finanziario che incombe non mi sembra il caso. Si resta così. Nessuno mi ha chiesto di essere ceduto e non possono certo venire a dirmelo il primo febbraio o il 25 gennaio».Gira la voce che l'Inter debba fare cassa, Piero Ausilio non è in ferie, il prestito di qualcuno con ingaggio pesante ha solo un effetto placebo sul presidente, se il salario continua a pagarlo la società. Juan Jesus potrebbe finire alla Roma per abbassare il riscatto di Ljajic, per Ranocchia adesso c'è il Siviglia, ha scartato il Norwich e Bologna è improvvisamente diventata una meta complicata dopo la frenata di Calleri, Vidic se partisse farebbe risparmiare circa 5 milioni, ha un contratto in scadenza giugno 2017. Ma adesso qui stanno tutti bene, Handanovic ha rinnovato fino al 2019, oggi squadra a Empoli: «La fine e l'inizio sono sempre momenti difficili, mi aspetto una gara dura.

La classifica può cambiare ogni settimana? Noi speriamo di no», ha risposto il Mancio, poi se n'è andato.

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