Sport

Marquez, ottavo titolo E adesso fa paura Chi potrà mai fermarlo?

Sette stagioni in MotoGp e sei campionati vinti A 26 anni punta i record di Valentino e Agostini

Marquez, ottavo titolo E adesso fa paura Chi potrà mai fermarlo?

In Thailandia è un Marc Marquez show. Lo spagnolo vince gara e titolo, in una domenica (per lui) semplicemente perfetta. Il pilota della Honda ruba all'ultima curva (come a Misano) la prima vittoria in carriera a Quartararo, e ottiene il successo nel Mondiale grazie al contemporaneo quarto posto di Dovizioso.

Il GP di Buriram fotografa perfettamente il 2019 del Motociclismo, e più in generale il momento storico del mondo delle due ruote. Troppo, troppo Marquez per tutti gli avversari, stufi di vederlo esultare domenica dopo domenica, anno dopo anno, ma incapaci di fermarlo. Solo un pilota sembra ora potergli mettere i bastoni tra le ruote, così come ha fatto nella gara thailandese: Fabio Quartararo, il «predestinato» a due ruote, rubando l'appellativo a Charles Leclerc. Il nuovo che avanza, a guardare i numeri. «El Diablo», questo il suo soprannome, trovata una pole record nel sabato di Buriram, la 5ª in stagione (il più giovane di sempre con questo bottino a 20 anni e 169 giorni), insegue però ancora la sua prima gioia in MotoGP che, va detto, sarebbe arrivata ieri, se Marquez non avesse indossato i panni del guastafeste ingordo prima di andare in buca con l'ottavo Mondiale. La delusione dopo il traguardo si è unita così alle lacrime di frustrazione del francese, che forse meriterebbe una moto ufficiale. Lì si capirebbe davvero se ha le carte in regola per diventare l'anti-Marquez. Ma il caso Lorenzo (ieri 19° su Honda gemella) dimostra come la moto non faccia il pilota. Il binomio Marquez-Honda è qualcosa che va al di là della semplice alchimia rider-team, ma lascia anche l'unico interrogativo sul fenomeno catalano: sarebbe in grado di vincere con un'altra moto?

Intanto, per Marquez non ci sono più aggettivi e (per ora) nemmeno avversari. Sesto titolo in sette anni di MotoGp. Anche se Buriram ha regalato al motociclismo l'ennesima conferma di avere tra le mani un nuovo talento cristallino. Se lo augurano tutti gli appassionati. Se lo augurano i recordman del passato, inarrivabili prima del ciclone Marquez. Due su tutti: Agostini e Rossi (ieri 8°), raggiunti da MM nel club di chi vinto 6 o più Mondiali nella classe regina.

La sensazione è che però, senza la crescita di Quartararo, il conto dei titoli nella bacheca di casa Marquez (a cui sta contribuendo anche il fratello Alex) sia destinato ad aumentare vertiginosamente.

Commenti