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"Meno show finti e più genio" I fan vogliono la F1 anni '70-'80

Gli appassionati chiedono competizione fra gommisti, regole elastiche per la creatività e bocciano le ali mobili

"Meno show finti e più genio" I fan vogliono la F1 anni '70-'80

Mettiamola così, che diventa tutto molto chiaro: l'ingorda F1 è in crisi di audience e contenuti e idee ed Ecclestone è come il comandante del Titanic che sa degli iceberg ma non di quello grande e notturno che lo attende. I capi dei team, a loro volta, sembrano i violinisti che suonano e suonano mentre tutto affonda. La riprova è arrivata dai primi commenti riservati al mega sondaggio indetto fra gli appassionati dai piloti (la Gpda) e il sito Motorsport.com per capire se questo sport piaccia ancora e che cosa serva per migliorarlo.

Dalla ricerca è emerso che l'80% degli appassionati è contro il fornitore unico di gomme e la Pirelli non se ne abbia. È venuto anche fuori che in tv mica la si vede tanto questa F1 e Sky e le grandi pay non se ne abbiano pure loro. Perché questo è. Non solo. L'età media dei 220mila che hanno partecipato è 37 anni, per cui ci sono gli anzianotti ma anche i ventenni. E, fra questi, c'è chi ha eletto a macchine più belle da vedere quelle degli anni Duemila e non di oggi. Un pubblico per il quale i piloti più forti di sempre sono Senna, Schumi e Prost. I tifosi hanno persino detto che il pilota più amato di oggi è Kimi e di Hamilton e Rosberg non c'è traccia sul loro podio.

La dimostrazione che il mega sondaggio non sia campato per aria viene poi dal purismo motoristico-sportivo di certe risposte. Come quella sul monofornitore in quanto questa formula va ovviamente contro il concetto di competizione tecnica insito in ogni vero appassionato di motori; o quella sul ritorno dei rifornimenti (d'accordo il 60%), o la bocciatura delle ali mobili (ok solo per il 45% degli interpellati). Molti poi i tifosi che hanno benedetto la voglia di motori rumorosi e regole meno stringenti che lascino spazio alla fantasia dei tecnici e alla creazione di monoposto strane. Di fatto proprio come avveniva nei mitici '60 e '70 e '80 in quel Circus pieno di geniali garagisti.

Ma si diceva della cecità dei violinisti. «Se guardiamo ai tempi della rivalità Bridgestone-Michelin, tutti all'epoca ne avevano sofferto e quanto alle gomme dure peggiorano le corse...» così Horner, boss Red Bull; «il ritorno ai rifornimenti limiterebbe le strategie» ritiene invece Wolff, capo Mercedes. Per quel simpaticone di Lowdon, presidente della Manor, «i tifosi sono preda d'amnesie...». Unico coi piedi un briciolo per terra nonostante sia anche lui sul Titanic, il team principal McLaren Boullier: «Il pubblico ha bocciato le ali mobili? In effetti quando guardo i vecchi Gp vedo pochi sorpassi... e gare molto belle».

Fatto sta, dopo queste parole, tutti con il violino sotto il mento e... via a suonare.

Domenica si corre.

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