Sport

Mercedes GLB si esalta nell'off-road più estremo

Impeccabile sulle strade di tutti i giorni, supera pendenze al limite e domina nel fuoristrada

Roberta Pasero

Malaga Dottor Jekill & Mister Hyde. Sembra un tranquillo Suv tutto casa e family life e, invece, Mercedes-Benz GLB maschera altre identità. Che trasformano la new one «stellata» in un'auto triple face, in grado di assecondare i driver anche con inclinazione all'avventura e al mondo tecnoluxury.

Un Suv ecumenico, insomma. Da mettere subito alla prova al volante della versione più aggressiva, la top di gamma AMG GLB 35 4matic color Rosso Patagonia con inconfondibile calandra panamericana. Quasi 2.0 di cilindrata e 306 cavalli che si scatenano lungo le spettacolari strade che attraversano le alture rocciose dell'Andalusia, direzione Marbella, rese insolitamente invisibili da nebbia fitta, pareti di pioggia, violenti temporali e raffiche di vento, come nemmeno in Nord Europa, come su un set cinematografico. Condizioni estreme ideali per il test drive di GLB perché esaltano le doti innate di un Suv che si destreggia indomabile sulle curve mantenendosi superaderente all'asfalto bagnato, che saetta da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi pur restando sempre rassicurante e che in modalità Sport+ interviene senza troppo fragore sulle sonorità dell'impianto di scarico.

Ma in fondo queste sono doti che appartengono già a ogni AMG. La vera sorpresa, Mercedes-Benz GLB la riserva quando sfodera la sua inaspettata vocazione all'off-road estremo, come sullo sterrato fangoso dell'Enduro Park Andalusia di Casarabonela, con pendenze che mettono i brividi già soltanto a guardarle. Ma non mi tiro mai indietro, e allora eccomi al volante di una GLB 220d 4matic, un 2.0 turbodiesel da 190 cv, attrezzata anche con modalità Off-road. E dotazioni fuoristrada che mi consentono di fare acrobazie affrontando pareti verticali col 60% di pendenza e inclinazioni laterali del 35% su tre ruote. E attivando la Downhill Speed Regulation (DSR), a una velocità a scelta tra 2 e 18 km, di avere un'assistenza alla frenata talmente potente da poter togliere del tutto il piede dal pedale in discese in picchiata del 70%. Incredibile.

«GLB è un ruote alte tuttofare. Una family car, ma non soltanto. È una vettura universale che si adatta a ogni situazione perché dotata delle ultime tecnologie Mercedes», spiega Bastian Bornemann, ingegnere progettista del dipartimento AMG di Mercedes-Benz che propone GLB a un prezzo d'attacco di 35.400 euro a salire oltre i 54mila per la versione AMG. «Si posiziona tra Mercedes GLA e GLC e ha caratteristiche importanti per la strategia del marchio dove un'auto su tre venduta è un Suv e uno su quattro una compatta».

Fuori un design dalle linee persin troppo razionali, 4,64 metri di lunghezza dalle forme squadrate decisamente Suv dove domina quello che Mercedes definisce il «cerchio squadrato», un quadrangolo dalle linee smussate che compare un po' ovunque, dalle luci Led ai passaruota. Dentro, un abitacolo che grazie al particolare layout del tetto consente di avere 1,069 metri in altezza per teste dei passeggeri anche over 1,90, spazioso pure per i passeggeri del vano posteriore con sedili regolabili per far guadagnare volume al bagagliaio, e in grado di lasciar spazio in poche mosse ad altri due posti arrivando a 7 su tre file, però se i passeggeri supplementari superano l'1,68 metri di altezza per motivi di sicurezza fateli scendere. E poi profili illuminati che fanno tanto atmosfera, cockpit con doppio display widescreen per strumentazione e infotainment che volendo si proietta sull'head up trasformando il parabrezza in una plancia digitale, sedili refrigerati, scaldati e Multicontour fitness style, ossia con camere d'aria gonfiabili nelle imbottiture inferiori e laterali per un miglior assetto di guida sportiva ma anche per un effetto massaggio.

Da non scendere mai.

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