Sport

«La mia famiglia non potrà mai lasciare il Milan»

MilanoSilvio Berlusconi non ha alcuna intenzione di lasciare il Milan. «Ribadisco l'impegno della mia famiglia che non vuole e non deve mai mancare: c'è interesse a valorizzare questo asset e continuare a investire nel Milan»: la garanzia porta la firma di Barbara Berlusconi, primogenita del ramo Veronica Lario, ed attuale Ad del club rossonero con delega ai dipartimenti extra-sportivi. La famiglia Berlusconi allora non lascia, anzi triplica. Nel senso che è stato appena preparato un piano finanziario di respiro triennale per rilanciare il marchio. Come? Dando vita nelle prossime settimane a un viaggio negli Emirati Arabi prima, Asia e Usa poi, a caccia di ricchi sponsor ed eventuali soci di minoranza da arruolare in particolare per la costruzione del nuovo stadio. «Di recente sui giornali si è parlato di cessione di quote del Milan, non è corretto. Diverso è il discorso relativo a una partnership che ci permetterebbe di guardare a esperienze come la costruzione dello stadio con più serenità» la frase più impegnativa di Lady B che ha così cestinato le voci ricorrenti sulla volontà di Fininvest di mettere il cartello vendesi ai cancelli di Milanello. L'ipotesi della quotazione in borsa è stata allontanata nel tempo, rilucidato invece l'interesse per lo stadio, «stiamo valutando anche altre aree oltre a quella Expo».
La figlia di Silvio, il presidente, destinata a raccogliere l'eredità dell'affare di cuore chiamato Milan, ha debuttato ufficialmente ieri nell'arena del calcio italiano. Lo ha fatto con una conferenza stampa per presentare la nuova sede di via Aldo Rossi, 9 mila mq in zona Portello (costo dell'affitto intorno ai 2 milioni l'anno), destinati a uffici, museo, ristorante, mega store, biglietteria e una piazza da 25 mila metri quadri (più grande di piazza Duomo) da dove sarà possibile assistere anche alle sfide degli azzurri nei prossimi mondiali attraverso il maxischermo sistemato sulla facciata dell'edificio. Spigliata e disinvolta, in qualche passaggio anche ironica (per esempio quello dedicato ai veleni provenienti da Paolo Maldini, «è una bandiera, partecipa al torneo delle vecchie glorie...», oppure quello dedicato alla sua imitatrice Francesca Macrì, «spero di fornirle altri spunti, mi lusinga molto»), Barbara Berlusconi ha delineato con precisione geometrica i contorni del futuro del club riconfermando la recuperata «unità d'intenti» con Adriano Galliani (previsto sul viaggio a Dubai un incontro questa mattina tra i due Ad) senza nascondere «il confronto duro» che ha poi favorito l'attuale tregua imposta e benedetta dal presidente Silvio Berlusconi con la famosa divisione delle deleghe. La puntata in Medio Oriente, fissata per la prossima settimana, in compagnia di Japp Kalma, nuovo responsabile del settore marketing, avrà il dichiarato intento di rinegoziare il ricco contratto con El Emirates in scadenza nel 2015 e preparare il terreno per altre iniziative. Tipo trasferire il format di Milanlab in spa e centri specializzati per la salute. Aprirsi ai nuovi mercati, oltre che una dichiarata esigenza per accrescere il fatturato rossonero, è reso indispensabile da alcuni numeri che sono sulla scrivania di Barbara: i tifosi milanisti in Italia sono 7 milioni, 22 milioni quelli in Cina, addirittura 140 quelli in giro per il mondo. Da questo enorme bacino «il Milan deve trarre le risorse da destinare al rafforzamento della squadra» la frase dedicata alla vasta platea rossonera con un codicillo per gli ultrà che hanno schiumato rabbia dopo l'eliminazione di Champions. «I loro sentimenti vanno rispettati» la mano tesa ai curvaioli.
Prima del lungo capitolo dedicato a papà Silvio. «Le passioni non si ereditano ma si ispirano e da questo punto di vista mio padre è stato un grandissimo ispiratore: da bambina mi ha portato allo stadio e in questo ambiente sono cresciuta. Negli ultimi anni il rapporto con papà si è intensificato, mi dà consigli anche se quando comincia a parlare di tattica, lo prego di rivolgersi al signor Galliani» il simpatico quadretto familiare. Arricchito da un auspicio che non è solo di Barbara ma anche di Galliani: «Mi auguro che torni con noi a occuparsi del Milan anche per distrarsi da un momento così difficile per lui. Papà ha un grande intuito e il Milan per lui è una gioia». Con buona pace dell'azionista Fininvest.

«Da due anni le perdite sono state contenute in modo significativo con un sostanziale pareggio, senza Champions il prossimo bilancio sarà più complicato» la chiosa finale di Barbara Berlusconi.

Commenti